Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

MARINO (PD): “HA RAGIONE PANSINI. CONDIVIDO PIENAMENTE IL SUO GIUDIZIO”

264

LEONARDO MARINO – PRESIDENTE COMMISSIONE SANITA’ – REGIONE PUGLIA  

 

 Una nota del presidente della Commissione sanità, Dino Marino
Condivido molto la lettera di Pansini, pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno di ieri.
Che Pansini fosse un uomo con le cosi dette … lo si era capito già qualche giorno fa, quando con dignità ha detto grazie e arrivederci. Dignità, che non hanno avuto gli altri manager riconfermati da Fiore e Vendola. Pansini è stato bravo, a smontare l’ipotesi di rinnovamento annunciata e sbandierata da Blasi, infatti, se la scelta di nuovi direttori generali per le Asl pugliesi rappresenta lo spartiacque per la fine della lottizzazione politica della sanità, come mai i vertici della Asl Foggiana non sono stati azzerati? E perché, qualche giorno fa il direttore generale della Asl di Lecce, Paola Ciannamea, è stata dirottata a Brindisi, mentre alla Asl di Bari, dopo le dimissioni di Nicola Pansini, è stato nominato l’ex direttore generale di Taranto Mimmo Colasanto? Cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia, recita una regola della matematica che evidentemente è sconosciuta sia a Vendola che a Fiore. La verità e che noi avevamo chiesto una discontinuità politica che c’è stata solo in parte. Non abbiamo mai espresso un giudizio sui direttori uscenti, l’unico che si è espresso in tal senso è stato solo il sottoscritto che ha sempre detto che la maggior parte di essi erano stati responsabili del deficit finanziario delle ASL pugliesi . Affermando, anche che il migliore dei manager in carica era sicuramente Nicola Pansini . Non capire che a Foggia c’è una situazione particolare è un atto di una cecità politica senza precedenti. Si dice, non siamo alla scadenza naturale, allora vuol dire che la valutazione fatta dall’assessore Fiore, sulla dirigenza dell’ASL di Foggia, è parziale e omette di applicare alcune leggi regionali, infatti, nei prossimi giorni dimostrerò che per il direttore di Foggia vi erano tutti gli elementi e le condizioni per la decadenza dall’incarico. Dopo queste decisioni, la scelta dei nuovi direttori generali fondata sui tre criteri fondamentali annunciati da Fiore e Vendola : nessuna etichetta di partito, nessuna pendenza giudiziaria e la migliore professionalità; appare poco veritiera. Noi abbiamo chiesto una visibile discontinuità nelle nomine dei manager che dovranno gestire la sanità pugliese, e questo gioco di pedine posto in essere ai vertici delle Asl, non può rappresentare quel cambiamento che sarebbe necessario per una gestione difficile e complessa come quella sanitaria, che rappresenta una delle sfide più difficili che attendono la Regione Puglia nei prossimi mesi.

Comments are closed.