Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Gazzetta, Ospedale Miulli, il Tribunale omologa il concordato, via al pagamento dei debiti

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In data 16 maggio 2015, la Gazzetta del Mezzogiorno ha pubblicato il seguente articolo sull’ospedale Miulli di Acquaviva dal titolo: “miulli, entro tre anni si chiude il salvataggio”.

Qui di seguito l’articolo pubblicato
Ospedale Miulli, il Tribunale omologa il concordato, via al pagamento dei debiti

Via libera del Tribunale all’omologa del concordato preventivo del “Miulli” di acquaviva. La proposta per il salvataggio dell’ospedale ecclesiatsico passa dunque alla fase esecutiva che prevede il ritorno in bonis entro il 2018.

La Fallimentare di Bari (Presidente Rana, giudice delegato Lenoci) non ha posto vincoli attuativi ed ha respinto le opposizioni presentate da cinque creditori ed ha accolto il parere positivo espresso dai commissari Massimo Di Rienzo, Francesco Campobasso e Manuel Virgintino. La proposta di concordato depositata nel 2013 dall’allora vescovo di Acquaviva, Mario Paciello, con l’assistenza di PwC e con gli avvocati Vincenzo Chionna, Sivia Maggio e Domenico Liantonio deve far fronte a debiti per circa 210 milioni di euro, e si basa anche su un deciso taglio di costi e sull’adeguamento dei tetti di spesa (il Miulli è equiparato agli ospedali pubblici ma segue le regole valide per i privati): dal 2013 al 2018 dovrebbero essere generati flussi di cassa per 114,7 milioni, di cui 102,5 milioni destinati ai creditori e 12,2 agli investimenti per lo sviluppo.

A novembre scorso la proposta, che ha comunque garantito il futuro lavorativo di circa 1.300 dipendenti diretti, fu approvata con il voto positivo (conta anche chi non si esprime) del 90% dei creditori non privilegiati che otterranno dal piano il 34,6% di quanto dovuto.

Negli oltre due anni trascorsi dal deposito della proposta di concordato, i conti dell’ospedale si sono mantenuti perfettamente in linea con le previsioni così come verificato dai commissari in sede di valutazione. L’ospedale ora provvederà a saldare tutte le somme dovute in base al piano di ripartizione, come previsto dalla legge.

Il Miulli esprime “viva soddisfazione per l’omologa del concordato”. “Ringrazio particolarmente – dice Mons. Giovanni Ricchiuti, governatore dell’ente ecclesiastico, soprattutto i creditori che hanno fiduciosamente atteso i tempi della procedura, ed esprimo gratitudine ai dipendenti per la disponibilità a venire incontro alle esigenze finanziarie imposte dalla procedura di risanamento, agevolate anche dall’attenzione della Regione.Grazie anche al Consiglio degli affari economici, al mio delegato mons. Domenico Laddaga ed ai dirigenti amministrativi rappresentati dal direttore Nino Messina.

Ci auguriamo che si rafforzi sempre più il ruolo dell’ospedale nell’offrire un’assistenza sanitaria ed umana adeguata alle aspettative dei pazienti.

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