Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

FONDO MINIBOND – REGIONE PUGLIA

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FONDO MINIBOND – REGIONE PUGLIA

Il Fondo Minibond favorisce l’accesso al mercato di capitali a condizioni migliorative rispetto al mercato grazie ad una garanzia pubblica di portafoglio ed è finalizzato all’emissione di Minibond da parte delle imprese aderenti.
Il vantaggio finanziario del contributo pubblico al Fondo viene interamente trasferito ai destinatari finali sotto forma di riduzione del tasso di remunerazione dei Minibond.
Puglia Sviluppo ha pubblicato una call per ricevere manifestazioni di interesse da parte delle PMI che intendano aderire all’iniziativa.

Le società che manifestino interesse per l’emissione di minibond devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  1. al momento della pubblicazione della call, devono avere dimensione di Piccola o Media Impresa aventi sede legale o operativa nella regione Puglia(sono escluse le micro imprese);
  2. devono essere società non quotate in borsa e non identificate come Imprese in Difficoltà;
  3. devono avere un fatturato minimo (ultimo bilancio approvato) di € 5.000.000;
  4. devono avere un EBITDA (ultimo bilancio approvato) in percentuale sul fatturato che sia >= 4%;
  5. devono avere una Posizione Finanziaria Netta (NFP) / EBITDA <5;
  6. devono avere una Posizione Finanziaria Netta (NFP) / Equity <3,5.

Le imprese che supereranno la valutazione dei requisiti passeranno alla fase successiva di ottenimento del rating e valutazione da parte degli Investitori Istituzionali e Professionali.

Nell’ambito del portafoglio, non potranno essere compresi Minibond emessi da Piccole e Medie Imprese.

In alternativa al possesso dei requisiti previsti ai punti 4, 5 e 6, l’impresa può presentare domanda di candidatura se in possesso di un rating “B+” o superiore rilasciato da un’agenzia di rating ECAI riconosciuta da parte di ESMA.
Nel caso in cui l’azienda candidata appartenga ad un gruppo di imprese e non raggiunga uno o più requisiti previsti nei punti 3,4,5,6 può presentare il bilancio consolidato da cui risulti la sussistenza di tutti i requisiti richiesti.
Possono presentare manifestazione di interesse le imprese che operano sul mercato da meno di sette anni dalla loro prima vendita commerciale qualora siano partecipate per almeno il 50% da un’impresa che possieda una influenza dominante avente i requisiti minimi per legge.

Per le imprese candidate che attestino di aver subito nel corso del 2020 un impatto negativo a seguito dell’emergenza epidemiologica legata al COVID-19, tale da aver inciso sui requisiti previsti dal primo comma di cui ai punti 3, 4, 5, 6, la valutazione dei requisiti potrà essere svolta sui dati del bilancio d’esercizio 2019.

 

Sono escluse le imprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (eccetto le PMI che svolgono le attività ricomprese nell’Allegato A2 “Settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli – Attività ammissibili” alla call pubblicata sul Portale Sistema Puglia).

Cosa finanzia

L’emissione dei Minibond deve essere destinata, anche per operazioni di natura straordinaria:

  1. a) alla realizzazione di investimenti, in attivi materiali ed attivi immateriali per un importo non inferiore al 10% del valore nominale del Minibond;
    b) al sostegno dell’attivo circolante, legato ad attività di sviluppo o espansione ausiliarie e correlate alle attività di cui al precedente paragrafo a), la cui natura accessoria è documentata, tra l’altro, dal piano di sviluppo della PMI e dall’importo dell’operazione.

I Minibond devono essere di nuova emissione e avere una scadenza massima di 7 anni, eventualmente comprensiva di un preammortamento massimo di 12 mesi.

I singoli Minibond devono avere un importo compreso tra € 2.000.000,00 (duemilioni/00) e € 10.000.000,00 (diecimilioni/00).
Il Minibond è regolato al tasso di remunerazione contrattualmente stabilito attraverso il pagamento di cedole, a fronte della raccolta di capitale. Il costo complessivo dell’operazione viene stabilito dall’Arranger d’intesa con gli Investitori in funzione del grado di rischiosità stimata delle imprese, dei costi di strutturazione dell’operazione, dell’onerosità stimata della parte residua del tasso di garanzia e dell’applicazione della disciplina dei “premi esenti”.

Il tasso di remunerazione beneficia di una riduzione in ragione dell’intervento della garanzia pubblica di portafoglio a valere sul Fondo Minibond 2014/2020.

Puglia Sviluppo eroga sovvenzioni dirette alle PMI emittenti per la copertura parziale, fino alla concorrenza del 50%, delle spese relative alla strutturazione e organizzazione dell’emissione dei Minibond.

Le sovvenzioni hanno come fine la parziale copertura delle commissioni di strutturazione da corrispondere all’Arranger per costi finalizzati all’attività di strutturazione e della contrattualistica, dei costi per l’ottenimento del rating da parte di società ECAI riconosciute da parte dell’ESMA e dei costi per la certificazione dell’ultimo bilancio.

 

Rimaniamo a disposizione laddove voleste ulteriori chiarimenti.

Cordiali saluti

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