Conti a rischio, Italia rimandata

La Commissione europea ha dato il beneficio del dubbio alla legge di Stabilità rinviando il giudizio di merito in primavera. Per Bruxelles la Finanziaria è ‘a rischio di non rispetto del Patto di stabilità’ per via di una ‘deviazione significativa’ dal percorso di avvicinamento al pareggio di bilancio. Controversa la finanziaria presentata dal premier Renzi.

Prevede una diminuzione del deficit nominale dal 2,6 al 2,3% del Pil, ma nel contempo un aumento del deficit strutturale dall’1,0 all’1,5% del Pil. Pur di sostenere l’economia l’Italia ha chiesto l’applicazione di tre clausole di flessibilità, citando le riforme strutturali, la spesa per gli investimenti e le uscite per l’emergenza immigrazione. La Commissione Ue avverte: Roma potrà accedere a tutte le flessibilità, ma questa non può essere usata per ridurre le tasse.