Zullo: “Piano di Riordino, aprire le porte della stanza dei bottoni”

Dichiarazione del Presidente del Gruppo consiliare CoR, Ignazio Zullo.

“Apprendiamo con favore dell’incontro al Policlinico del Presidente Emiliano organizzato per sabato prossimo, 27 febbraio, ma è inimmaginabile pensare che un incontro centralizzato a Bari possa esaurire la fase dell’ascolto su un provvedimento di un’importanza tale da coinvolge i destini della Puglia non solo in termini di economicità ma anche e soprattutto in qualità e tempestività di risposta ai bisogni di salute dei pugliesi che pagano fior di tasse e ticket.

Vanno organizzati incontri per ambito provinciale perché il Piano di Riordino deve uscire dalla stanza dei bottoni e diventare patrimonio collettivo. Il riordino, infatti, non può essere circoscritto alla partecipazione di pochi.
Al Policlinico si omette di invitare tutti gli altri Ordini e Albi Professionali del settore Sanità che non coincidono con la classe medica e infermieristica e le organizzazioni di tutela dei diritti dei malati! Fatto gravissimo che la dice lunga sul senso della partecipazione che il Presidente Emiliano coltiva al di là dei proclami.

Invitiamo Emiliano a correggere prontamente il tiro, ad organizzare incontri per ambiti provinciali favorendo la partecipazione non solo dei Sindaci, di noi Consiglieri e Assessori regionali, della classe medica e infermieristica e delle OO.SS. ma anche, a titolo esemplificativo e non esaustivo, degli ordini di Psicologi, Farmacisti, Terapisti della Riabilitazione, delle Società Scientifiche e degli organismi di rappresentanza e di tutela dei diritti dei malati e in generali degli utenti.

Serve un consenso collettivo perché compito di Emiliano non deve essere quello di imbrattare velocemente carte da inviare al Ministero ma quello di riorganizzare effettivamente il sistema per renderlo efficiente, efficace, economico ed etico, perché una buona volta dobbiamo eliminare tasse e superticket che assillano i pugliesi che si confrontano con ospedali fatiscenti e decadenti non in grado di assicurare nei tempi dovuti risposte appropriate per la prevenzione, diagnosi , la cura e la riabilitazione delle malattie”./