Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Zullo: “Dalla Giunta nessuna idea di come riorganizzare la rete ospedaliera”

Ignazio Zullo - Capogruppo Oltre con Fitto - Regione Puglia
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Ignazio Zullo - Capogruppo Oltre con Fitto - Regione Puglia
Ignazio Zullo – Capogruppo Oltre con Fitto – Regione Puglia

Dichiarazione del presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo.

“Abbiamo apprezzato lo sforzo tecnico di tradurre in slide, cifre e obiettivi il Decreto Ministeriale n. 70 del 2015 insieme al combinato disposto della Legge di Stabilità 2016, ma alla luce di quanto oggi ha illustrato il direttore Gorgoni appare chiaro che questa Giunta regionale non ha ancora chiara l’idea di come intenda articolare il Piano di Riordino della Rete Ospedaliera pugliese.

Anzi, dall’illustrazione dei criteri che dovranno, così come stabilito dalla legge, ispirare il Riordino abbiamo avuto la conferma di quanto da noi sempre sostenuto, ovvero: il fallimento della gestione del Sistema Sanitario Regionale negli ultimi dieci anni. Un fallimento che percepivamo insieme a tutti i pugliesi, ma che facevamo fatica a riportare a reali dati di spesa perché non ci venivano offerti con così tale chiarezza. Oggi appare chiaro che il costo del servizio ospedaliero complessivo assorbe il 68% delle risorse a disposizione della Sanità pugliese e questo con gravi ricadute sulla medicina territoriale.

Emerge, inoltre, dallo studio la propensione dei tecnici del Dipartimento regionale alla Sanità ad agire su base storica, con analisi contabili che non tengono minimamente conto dei reali bisogni dei territori. Ma la base storica deve anche tener conto di quali sono i fattori che, negli ultimi anni, hanno rafforzato alcuni presidi ospedalieri in alcuni territori, che magari non avevano neppure bisogno, a discapito di altri dove vi erano davvero esigenze maggiori. Uno di questi fattori sono state le scelte e le pressioni politiche di questo o quel politico a vantaggio non sempre dei cittadini, ma dei propri elettori. Non tener conto di questo è penalizzare due volte alcune strutture ospedaliere.

Saremo attenti, altresì, affinché il Riordino tenga anche conto degli “Standard Organizzativi, tecnologici e strutturali”, criterio che oggi non è stato preso in esame ma, che diventa indispensabile nel momento in cui si vanno a fare delle scelte sulle strutture da mantenere e quelle da chiudere e che, invece, è indispensabile tenere presente se vogliamo ottenere una qualità di prestazioni sanitarie all’insegna dell’efficienza e della razionalizzazione della spesa.

Nel corso dell’audizione del presidente Emiliano e del direttore Gorgoni abbiamo anche preteso che insieme al Riordino si proceda di pari passo all’attivazione delle Reti non solo dell’Emergenza-Urgenza, ma anche quella dell’Infarto, Traumatologica, Oncologica, Ictus e via dicendo. Così abbiamo preteso che al di là dei parametri previsti dal Decreto Ministeriale e dalla Legge di Stabilità, la Regione imposti il suo Piano anche tenendo conto di un riequilibrio territoriale che non penalizzi questa o quella provincia più delle altre.

Infine, un invito, che speriamo il presidente Emiliano possa cogliere: non si chiuda ora nelle stanze solo con i tecnici per ultimare il Riordino, ma work in progress dia vita a un continuo confronto con la Politica intesa non solo come consiglieri regionali, ma Sindaci, Ordini professionali, Comunità scientifica, Organizzazioni Sindacali. Uno scambio che deve tendere a elevare la sensibilità e la cultura sul tema della Sanità, in modo che nella stesura del Piano non ci si riduca a imbrattare carte per rispettare una scadenza, ma diventi l’occasione per realizzare davvero uno strumento che, razionalizzando la spesa, efficientando le prestazioni e detassando i pugliesi (eliminando i ticket e i super ticket) possa davvero dare risposte ai veri bisogni dei cittadini in tema di Sanità”.

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