Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

VENDOLA INCALZA. “QUELLO CHE HA FATTO TREMONTI COSTITUISCE REATO DA CODICE PENALE”

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 Quello che ha fatto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, “costituisce un reato penale”. Lo dice il governatore della Puglia, Nichi Vendola, in una intervista al Manifesto, commentando la decisione del titolare di via XX settembre di non firmare il piano pugliese di rientro dal deficit sanitario.
“Il ministro – spiega – non ha voluto firmare un piano che è stato costruito dai suoi tecnici, assieme a quelli del ministero della Salute e della regione Puglia. Io avrei messo la mia firma sapendo che mi si chiedeva di pagare un prezzo molto alto, eppure ero al ministero, pronto a firmare, ma Tremonti ha pensato di trasformare un’azione che doveva essere vissuta secondo il principio di leale collaborazione in un atto di guerra politica nei miei confronti”.
“Mi rivolgerò a Napolitano – fa sapere Vendola – e alla conferenza dei presidenti delle regioni aspettando quello che accadrà nel prossimo consiglio dei ministri. Mi riservo qualunque azione nei confronti di questo governo”.

Il tema al centro dello scontro, cioè le internazionalizzazioni di lavoratori di aziende che gestivano servizi sanitari in appalto, osserva Vendola, “finora hanno prodotto per i lavoratori l’affrancarsi da condizioni schiavistiche e spesso da un dominio di tipo mafioso, avere stipendi certi e diritti sul posto di lavoro, oltre a un miglioramento netto del servizio nei confronti dell’utenza e un risparmio considerevole per le Asl. Il problema è di Tremonti non mio, lui ha fatto scadere i termini della presentazione del piano di rientro. Tecnicamente ora la mia regione perde 500 milioni di soldi nostri che il governo doveva restituirci. Ma siccome io ero lì e ho le mail dei tecnici ministeriali che definiscono il piano ottimo, non voglio nemmeno pensare che Tremonti non chiederà la riapertura dei termini. Commetterebbe un reato molto grave”.

“L’unico fatto in stile greco avvenuto in Puglia – conclude Vendola – porta il timbro di Tremonti. Oggi c’è una indagine penale presso la corte dei conti su una delle azioni più spericolate fatte nella storia della finanza pugliese. La sottoscrizione di un bond Merril Lynch per 70 milioni di euro con una serie di norme capestro. Dice Palese, che come assessore di centrodestra firmò il bond, di aver deciso senza capire bene l’inglese e senza intendere cosa stesse firmando. Si sentiva tranquillo perché c’era il ministero, non credeva che non ne capisse molto neanche Tremonti. In fondo era lui che aveva inventato la finanza creativa”.

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