Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

TICKET SPECIALISTICA E PRONTO SOCCORSO: CIRCOLARE FIORE A ASL

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TOMMASO FIORE – ASSESSORE POLITICHE ALLA SALUTE – REGIONE PUGLIA

 Ticket specialistica e Pronto soccorso: circolare Fiore a Asl
L’assessore alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore, ha inviato una circolare urgente ai DG/Commissari straordinari che chiarisce le norme in materia di ticket per la specialistica e il pronto soccorso. La lettera specifica che l’applicazione della quota fissa di 10 euro per ricetta come partecipazione al costo cui sono tenuti gli assistiti non esenti per le prestazioni di assistenza specialistica è stabilita dalla legge nazionale (n.296 del 2006 – Finanziaria 2007 – art. 1 comma 796 lett. p) così come la quota fissa per l’accesso alle prestazioni di pronto soccorso pari a 25 euro è stabilita dalla stessa norma.

Si tratta di una norma che è stata ripristinata nella manovra del governo (nel testo di conversione del decreto legge n.98/2011, oggi legge n.111/2011) in vigore da ieri 17 luglio. Tale norma non ammette – di fatto – deroghe a meno che le regioni (lettera p-bis del comma 796 dell’art. 1 citato), dopo aver comunque effettuato una stima degli effetti della complessiva manovra, definita dal Ministero della salute di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze: – Adottino altre misure di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie, la cui entrata in vigore nella regione è subordinata alla certificazione del loro effetto di equivalenza per il mantenimento dell’equilibrio economico – finanziaria e per il controllo dell’appropriatezza, da parte del Tavolo tecnico di verifica degli adempimenti LEA oppure – Stipulino con il Ministero della salute e con il Ministero dell’economia e delle finanze un accordo per la definizione di altre misure di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie, equivalenti sotto il profilo del mantenimento dell’equilibrio economico – finanziario e del controllo dell’appropriatezza. Le misure individuate dall’accordo si applicano, nella regione interessata, a decorrere dal giorno successivo alla data di sottoscrizione dell’accordo medesimo.

“E’ del tutto evidente – spiega Fiore – che le Regioni in Piano di Rientro come la Puglia (oltre che Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Molise, Piemonte, Sardegna e Sicilia) o in disequilibrio economico – finanziario (molte delle altre non sopra indicate) non possono – di fatto – intervenire per lenire gli effetti della manovra del governo sui cittadini ovvero devono avviare un percorso dai tempi medio – lunghi e dagli esiti incerti”.

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