SANITÀ, VENDOLA: SIAMO DI FRONTE AD UNA SOSPENSIONE DELLO STATO DI DIRITTO
“Siamo di fronte ad un vero e proprio sabotaggio politico, economico e sociale nei confronti della Puglia”. È un fiume in piena il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che incontrando i giornalisti ha commentato la decisione del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti di non firmare il Piano di Rientro dal deficit sanitario. |
Grecia
“Paragonare la Puglia alla Grecia è una dichiarazione gravissima” – ha detto Vendola a proposito della dichiarazione del ministro Tremonti che ha paragonato la Puglia alla Grecia.
“Accusarci di non avere i conti in ordine vuol dire dare un grosso colpo all’economia pugliese. Forse il ministro Tremonti – ha detto Vendola – è in buona fede, forse ci sono suggeritori traditori della patria, suggeritori che si chiamano Fitto e Palese che in questo caso dimostrano di avere una spregevolezza morale che non avevo mai visto prima”.
Poi Vendola ricorda l’episodio del bond della Merryl Lynch “che porta la firma di Palese e l’imprimatur di Tremonti”, un atto che ha provocato “un danno erariale enorme alle casse della regione Puglia” e caso mai “questo è l’unico episodio che ci riporta alla mente la situazione greca”.
Irpef
Secondo Vendola e dati alla mano “il bilancio della regione Puglia è sano, tanto da essere una delle quattro regioni italiane a non avere applicato nel 2010 l’addizionale Irpef aggiuntiva regionale. E questo nonostante i suggeritori traditori della patria che quasi mi inducevano ad aumentare le tasse”.
Giudizio su Fitto e Palese
“Per quanto mi riguarda – ha detto Vendola – ora cala il sipario. Il giudizio è definitivo su Palese e Fitto. E’ un crimine cercare il sabotaggio ai danni del territorio pugliese. E’ un fatto senza precedenti. Questa non è una contesa politica dove ci si guarda negli occhi. Palese è un traditore della patria perché in aula ha votato con me il processo di stabilizzazione in atto, ma lo ha votato con l’intenzione poi di scagliarmi addosso i 5000 lavoratori. Ho assistito a una lunga serie di indecenze. Io mi ribello a questi soprusi”.
L’intervento del Capo dello Stato e del Presidente della Conferenza Stato Regioni
“Ora – ha concluso Vendola – chiederò l’intervento del Capo dello Stato e del Presidente della Conferenza Stato Regioni perché la Puglia non venga discriminata e violentata. Chiederò il suo intervento perchè la nostra regione venga rispettata nei suoi diritti. Condividerò con il Presidente della Repubblica carte e documenti perché ci sia un difensore degli interessi di quattro milioni e 200mila pugliesi”.
Conclusioni
“Giovedì io ero a Roma, non c’era il Ministro Tremonti. Tocca, quindi, al Governo sanare un vulnus senza precedenti nella storia tra le relazioni tra organi costituzionali”.
Continuo a confidare in un senso dello Stato che credo appartenga al ministro Tremonti, persona al di sopra di queste miserie. Non ho dubbi, quindi, che il Consiglio dei Ministri mercoledì prossimo riaprirà i termini di consegna del Piano di rientro, altrimenti lo scippo di 500milioni alla Puglia sarebbe oggetto di una lotta senza precedenti e di una mobilitazione complessiva delle città e dei cittadini”.
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