Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

SANITÀ: FAZIO, INTEGRAZIONE PER METTERE TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL MALATO

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 «Integrazione» fra ricerca di base e ricerca clinica, tra uomo e macchine, tra ospedale e territorio. Questa la parola d’ordine e insieme «la vera sfida» della sanità moderna. Perchè anche «nell’era di massima globalizzazione e di massima tecnologia, se noi non gridiamo contro, ma lavoriamo» nella direzione dell’integrazione, è possibile «rimettere il malato al centro» del sistema. Questa, in sintesi, la ‘ricettà del ministro della Salute Ferruccio Fazio, intervenuto oggi a Rozzano (Milano) alla presentazione dell’Humanitas Cancer Center. La prima forma di integrazione alla quale puntare è quella tra scienziati e medici, per definizione la missione di ogni Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). «Da quest’anno – sottolinea Fazio – il ministero della Salute ha finito di finanziare la ricerca di base» tout court. Sosterrà «soltanto la ricerca traslazionale, che non significa solo trasferire i risultati scientifici dal banco di laboratorio al letto del malato – precisa – ma vuol dire anche colloquio continuo fra clinico e scienziato. Questo significa che, se il medico riscontra un problema terapeutico, lo sottopone al laboratorio perchè da un singolo caso clinico si può imparare più che da mille studi randomizzati». L’integrazione, prosegue Fazio, rappresenta un ‘must’ anche nell’impiego delle macchine in medicina. «Nessuna è miracolosa» e «da sola la tecnologia non basta – avverte Fazio – Ha bisogno dell’uomo» e della «ricerca che è come un fiume». Integrazione, infine, nei rapporti fra ospedale e territorio, per garantire al paziente la continuità delle cure e per limitare al massimo il numero e la durata dei ricoveri: «Questa oggi è la grandissima sfida per ritrovare la centralità dell’ammalato», conclude il ministro.
 

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