Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Sanità, Conca: “Necessario distribuire equamente le emodinamiche sul territorio”

Mario Conca - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
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Mario Conca - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
Mario Conca – Consigliere Movimento 5 Stelle – Regione Puglia

I consiglieri della commissione Sanità del Movimento 5 Stelle proseguono le loro visite presso i presidi sanitari pugliesi. Questa mattina il consigliere M5S Mario Conca ha visitato il reparto di area critica (5 posti letto) della cardiologia dell’ospedale della Murgia: “L’unico pezzo esistente dell’UTIC che funziona appieno e con numeri di tutto rilievo – commenta Conca -. 600 le dimissioni annue, quasi interamente provenienti dal pronto soccorso, una degenza media di 4 giorni e il case mix, che incide direttamente sul valore del DRG, che ha portato in utile l’unità coronarica nel giro di un anno e mezzo. In compagnia del facente funzione dottor Massaro, ho visitato anche l’enorme sala della rianimazione coronarica, 8 posti letto di cui una isolata per gli infettivi, consegnata due anni fa perfettamente funzionante ma mai entrata in funzione.

C’è un’ala poi – prosegue il consigliere gravinese – di fianco a quest’ultima e molto più ampia, dove dovrebbe essere allocata l’emodinamica, imprescindibile affinché l’UTIC possa svolgere la sua funzione di reparto salvavita. È vero che le Utic e le Emodinamiche sono in un numero massimo stabilito per legge, e che la seconda è in ragione di una ogni due UTIC, ma è altrettanto vero che ce ne sono troppe altrove”.

Il riferimento è ad esempio alla città di Bari nella quale sono presenti sette emodinamiche, quattro al solo Policlinico di cui una che non prevede l’operatività h24: “ma per garantire una equa distribuzione delle specialità salvavita sul territorio – prosegue Conca – oggi inequivocabilmente troppo Baricentrica, non sarebbe opportuno chiuderne almeno un paio per garantire i livelli essenziali di assistenza?

Nelle more che ciò, si spera, possa diventare realtà con il tanto atteso piano di riordino, perché non spostare l’area critica negli ambienti della rianimazione così da avere da subito più posti da destinare anche alla riabilitazione? Per concludere e per proporre un’identità al nosocomio murgiano, l’ospedale più nuovo che abbiamo in Puglia dotato di pista per l’elisoccorso, perché non decentrare una delle 4 cardiochirurgie della città metropolitana, tutte private, così da poter contemporaneamente ambire ad una mobilità attiva dalla confinante Basilicata e ad una valorizzazione del presidio?”/

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