Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

ROCCO PALESE: “FIORE AMMETTA CHE I TAGLI SONO CONSEGUENZA DEL GOVERNO VENDOLA

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“Nel cercare di spiegare ai cittadini pugliesi perché il Governo Vendola sta per disporre la chiusura di numerosi ospedali e la riduzione dei servizi, l’assessore Fiore dice una verità e svariate inesattezze. La verità è quella finalmente ammessa, che non è il Governo nazionale ad imporre alla Regione Puglia il Piano di Rientro, ma è la Regione Puglia a doverlo fare per non aver rispettato il Patto di Stabilità nel 2006, nel 2008 e nel 2009”. E’ quanto dichiara il capogruppo del PdL in Consiglio regionale Rocco Palese. “Non è vero, però, che se la Puglia non presenta il Piano di Rientro viene penalizzata sul Fondo Sanitario 2010; è invece vero quel che ripetiamo ormai da 4 anni: avendo sforato il Patto di Stabilità per 3 anni e non avendo presentato il Piano di Rientro, la Regione Puglia tiene volontariamente e colpevolmente bloccati a Roma circa 500 milioni di euro che sono già della Regione Puglia e non dal 2010, ma da molto prima e che la Regione, se solo non avesse continuato a perseverare negli sforamenti e nelle inadempienze, avrebbe già potuto spendere per il servizio sanitario regionale. Come se non bastasse, l’assessore Fiore ci dice candidamente che a fine 2010 ci troveremo con un deficit di 900 milioni di euro”. 

“Parte della verità, ne prendiamo atto, è stata ristabilita, ma non tutta – prosegue Palese – per esempio, quando l’assessore Fiore polemizza sui criteri di riparto del Fondo Sanitario Nazionale penalizzanti per le Regioni del Sud, omette di ricordare che quei criteri furono introdotti dal Governo Prodi – Bindi con buona pace anche dell’allora deputato Nichi Vendola. Così come non ci risulta che negli ultimi due anni la Giunta Vendola abbia ‘avviato processi gestionali innovativi per il controllo della spesa’ essendosi limitata a ripristinare in minima parte norme di controllo previste dal nostro Governo regionale e cancellate dal loro e a curare il cancro della sanità pugliese con pannicelli caldi. Del resto, se Fiore avesse ragione, come mai ci troveremmo oggi con deficit di oltre un miliardo di euro e con bilanci delle Asl falsati, quando non falsi, e con deficiti ripianati solo sulla carta con artifici contabili? Come mai saremmo in presenza di una spesa farmaceutica che continua ad aumentare? Come mai Vendola ha chiesto le dimissioni di tutti i manager delle Asl, salvo poi tenerli ancora al loro posto?”
“Infine, conclude Palese, la riunione della terza Commissione: è vero che come sempre abbiamo cercato di essere propositivi, ma non abbiamo certamente sposato le tesi del Governo regionale. Piuttosto abbiamo espresso molto chiaramente tutte le nostre preoccupazioni sul fatto che questo Piano di Rientro, in assenza di norme e riforme di modifica dei meccanismi di gestione della spesa sanitaria per eliminare sprechi e clientele e se non viene rimodulato l’assetto organizzativo funzionale delle Asl, sarà presto vanificato e si ridurrà in un bagno di lacrime e sangue ‘a fondo perduto’ per i cittadini pugliesi penalizzati dalla riduzione dei servizi e dalle tasse che saranno costretti a continuare a pagare”.

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