Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Regolamento Rete assistenziale per Disturbi spettro autistico, i lavori della III Commissione

Pino Romano - Capogruppo PD - Regione Puglia
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La III Commissione consiliare presieduta da Pino Romano si è espressa favorevolmente sulle osservazioni formulate in merito allo “Schema di regolamento regionale 8 luglio 2016, n. 9 ‘Rete assistenziale territoriale sanitaria e sociosanitaria per i Disturbi dello spettro autistico. Definizione del fabbisogno e dei requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali’. Modifiche e integrazioni”.
Sul provvedimento, modificato dal Governo regionale a fine anno, la commissione Sanità aveva infatti prodotto un documento in cui rilevava la necessità di definire un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) specializzato per una presa in carico multidisciplinare con il coinvolgimento di tutti i soggetti che ruotano attorno al paziente e di garantire la formazione degli operatori sanitari coinvolti nella rete assistenziale.

In seguito alle modifiche apportate, lo schema di regolamento è stato oggetto di un partecipato percorso di confronto svolto dalla Commissione attraverso nuove audizioni dei soggetti interessati, che ha prodotto ulteriori raccomandazioni al Governo regionale.

Data la forte incidenza di minori affetti da tali disturbi, si chiede di definire di concerto con l’ARESS interventi appropriati all’età e ai bisogni specifici del paziente e che il CAT delineii i profili terapeutici coerenti con il singolo caso trattato.

Con riferimento alla formazione, in caso di irreperibilità di operatori specializzati in materia di DSA, si consente agli enti gestori di attivare procedure finalizzate alla formazione di figure per il trattamento, la riabilitazione e l’inserimento socio-lavorativo.

Per quanto riguarda i moduli/centri terapeutico riabilitativi intensivi ed estensivi, si chiede che in caso di istanze pervenute nel medesimo arco temporale, quella della ASL abbia priorità. Nel caso invece ad attivare i moduli siano enti gestori di strutture sanitarie con esperienza pregressa di almeno 5 anni dall’entrata in vigore del presente regolamento.

Nella determinazione del fabbisogno dei servizi della rete di assistenza per gli ASD, si chiede inoltre di aumentare da 5 a 8 i posti/utente socio-riabilitativi diurni.

Per favorire la diversificazione delle esperienze nel trattamento dei disturbi, si propone che non siano ammissibili le istanze presentate da gestori che abbiano già ottenuto anche un solo parere favorevole di compatibilità nell’ambito dello stesso territorio provinciale, mentre la deroga è prevista per richieste effettuate in altre province della regione.

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