Regione Puglia, il Procuratore regionale Corte dei Conti in VII commissione

Con l’audizione del Procuratore regionale Corte dei Conti Puglia, Carmela de Gennaro e della consigliera della Sezione regionale di Controllo Corte dei Conti Puglia, Stefania Petrucci si sono concluse in VII commissione consiliare, presieduta da Saverio Congedo, le audizioni in merito alle proposte di legge di “Istituzione di una Commissione d’indagine e di inchiesta sulle infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata nel territorio regionale e in particolare sul cosiddetto fenomeno eco-mafioso” e di “Istituzione di una Commissione speciale di studio e di indagine per la promozione della cultura della legalità ed il contrasto a forme di attività corruttiva”, presentate rispettivamente dai consiglieri Rosa Barone del Movimento 5 stelle e da Sabino Zinni (Pd).

Giudicando meritevole l’istituzione di una commissione di indagine e studio finalizzata alla persecuzione della legalità nell’attività amministrativa, il procuratore de Gennaro ha suggerito di rivedere alcuni aspetti relativi all’attività repressiva e di controllo – previsti nei testi – che potrebbero sconfinare in ambiti di prerogativa della magistratura o degli enti territoriali, in modo da evitare farraginose sovrapposizioni.

Nello spirito di collaborazione nel contrasto ai fenomeni distorsivi, ha inoltre rilevato come l’attività della commissione potrebbe risultare utile alla Corte dei Conti per acquisire informazioni in base alle quali attivare misure repressive dal punto di vista economico e patrimoniale, nei confronti dei soggetti che male amministrano.

L’importanza della funzione di supporto conoscitivo della commissione è stata sottolineata anche dalla consigliera Petrucci che ha ricordato alcune delle osservazioni fatte della Sezione regionale di Controllo Corte dei Conti Puglia nel giudizio di parificazione del rendiconto regionale 2015 e attinenti i campi d’indagine materia del provvedimento. Tra questi l’efficace attività di contrasto al fenomeno delle discariche abusive e di recupero dell’evasione del relativo tributo speciale (ecotassa).

Per quanto riguarda invece il processo di razionalizzazione dell’acquisizione di lavori, beni e servizi delle amministrazioni ha rilevato che la percentuale dei beni acquistati, nell’esercizio 2015, mediante sistemi centralizzati è stata pari al 90% per le gare sotto soglia comunitaria ed al 70% per le gare sopra soglia, rimarcando che per il settore sanitario vige l’obbligo di avvalersi in esclusiva delle centrali di committenza.

Criticità invece nelle attività connesse a trasparenza e controllo strategico, da cui l’invito alla Regione a procedere ad un effettivo riordino delle informazioni presenti nel sito istituzionale riguardanti sia gli incarichi di collaborazione coordinata e continuativa che le prestazioni occasionali e gli incarichi di consulenza.