Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Puglia: il rebus sull’appalto dell’Ospedale San Cataldo si risolve a fine mese

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(ILSOLE24ORE – VINCENZO RUTIGLIANO) – Ancora 30 giorni e si capirà il destino del progettato nuovo ospedale di Taranto, il “San Cataldo”, uno dei 5 di interesse regionale previsti in tutta la Puglia, e di cui il capoluogo jonico ha un assoluto bisogno.

 

Entro fine giugno, infatti, verranno depositate le motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato che ha aggiunto un altro capitolo al contenzioso che oppone il raggruppamento di imprese edili vincitore dell’appalto al consorzio secondo classificato.

 

Dalla lettura delle motivazioni si capirà cioè se la realizzazione del nuovo nosocomio – localizzato in un’area, sulla statale 7, compresa tra Taranto e San Giorgio Jonico, 715 posti letto ed importo a base d’asta di 161 milioni di euro – vedrà la luce entro il 2021, secondo l’offerta vincitrice (importo netto 122 milioni di euro e consegna in 395 giorni contro i 480 del progetto), o nel 2024, o ancora più tardi.

 

Fino ad allora non si potrà dunque intervenire sulle procedure di appalto di cui l’Asl tarantina ha incaricato, come stazione appaltante, Invitalia, soggetto tecnico attuatore del Contratto di sviluppo di Taranto che ha finanziato l’opera.

 

A pronunciarsi sull’iter dell’appalto, dopo l’aggiudicazione al raggruppamento, è stato il Tar di Lecce che, a novembre 2019, ha accolto il ricorso che era stato presentato, 5 mesi prima, dalla cordata di imprese seconda classificata.

 

L’annullamento è avvenuto sulla base di un elemento, quello organizzativo di cantiere indicato nell’offerta vincitrice, e cioè ciclo continuo di tre turni da otto ore. Ma il lavoro notturno – hanno detto i giudici del Tar di Lecce – sarebbe in contrasto con una norma regionale in materia di controllo del rumore.

 

Gli stessi giudici, contemporaneamente, hanno anche escluso il consorzio ricorrente per il mancato possesso di uno dei requisiti di qualificazione alla gara, e cioè la categoria dei lavori per i componenti delle facciate continue, invece frazionabile tra i subappaltatori, secondo lo stesso consorzio. Il Consiglio di Stato, a sua volta, ha accolto il ricorso del raggruppamento di imprese primo classificato sulla questione del rumore e ha rimesso, alla Corte di Giustizia Ue, una questione pregiudiziale sul tema del ” frazionamento” tra i subappaltatori delle categorie lavori dei componenti delle facciate continue, perchè verifichi la compatibilità della disciplina del subappalto con il diritto comunitario.
Le motivazioni del CdS faranno capire quindi, nelle prossime settimane, cosa dovrà fare Invitalia. Sicuramente non potrà attendere le decisioni della Corte Ue (potrebbe servire anche un anno), un periodo che l’ospedale di Taranto non può permettersi trattandosi anche di un presidio di secondo livello, cioè d’interesse regionale e come tale tenuto ad offrire servizi non solo a Taranto e provincia, ma ad ogni cittadino pugliese. E quindi o Invitalia aggiudica immediatamente dopo o si proceda alla nomina un commissario ad acta e ad un nuovo bando di gara.
Dei nuovi ospedali previsti solo quello di Fasano-Monopoli è in costruzione
Con il blocco delle procedure di gara di Taranto, oggi l’unico ospedale in costruzione tra i nuovi previsti è solo quello di Monopoli-Fasano dove, ai primi di marzo scorso, sono state completate le opere di fondazione. Poi la sospensione dei lavori causa Covid per due mesi e, il 7 maggio, la ripresa del cantiere. Quanto agli altri progetti di strutture ospedaliere, ad agosto 2019 il ministero della Salute ha detto sì alla regione per utilizzare i 318 milioni di risorse non ancora usate per l’edilizia sanitaria, destinandoli a due nuove strutture, Sud Salento e Bat, e alla riqualificazione, con una spesa di 55 milioni, di alcuni plessi degli OORR di Foggia. L’ospedale del Sud Salento dovrebbe sorgere tra Maglie e Melpignano, con una spesa di 142 milioni, quello della Bat, ad Andria, su di un’area di 19 ettari, costo 138 milioni di euro, 400 posti letto.

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