Per le imposte di fine anno una corsa da 84 miliardi

Dallo scadenzario delle Entrate emerge che da oggi a fine anno ci sono oltre 500 scadenze tra pagamenti, modelli e altri obblighi che passeranno attraverso il fatidico 16 dicembre, giorno di Imu e Tasi, oltre che ultimo appuntamento con la tassazione della prima casa e si chiuderà il 28 dicembre con l’Iva.

Le stime dicono che i contribuenti dovranno tirar fuori dalle tasche 83,7 miliardi di euro. E questo solo per le imposte direttamente ‘pagate’ da autonomi, imprese e proprietari di immobili. Se nel conteggio fossero inserite anche le trattenute sulle buste paga, il totale sarebbe molto più elevato.

La fetta maggiore del gettito è data dall’Iva (quasi 30 miliardi) grazie anche all’effetto positivo dello split payment. Da Irpef, Ires e Irap arrivano dagli 11 ai 15 miliardi. Tra le imposte dirette rientrano anche le sostitutive dell’Irpef, come quella al 5% per i ‘piccoli’ nel regime dei minimi, ma c’è anche la cedolare secca. Nel fittissimo calendario di fine anno spicca anche la voluntary disclosure.