Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

PELILLO:”QUESTA E’ LA MANOVRA DEI CONTI A POSTO”. I LAVORI PROSEGUONO MARTEDI’ 27 LUGLIO

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 Si chiude con la scure di 1100 emendamenti che incombono sull’approvazione della manovra di assestamento e prima variazione al bilancio di previsione del 2010, la seduta del Consiglio regionale.
Il presidente Introna ha aggiornato a martedì 27 la riunione, per consentire una riflessione sugli emendamenti presentati dalla minoranza.
Il monito ad una riflessione “matura”, l’esortazione a “ritirare gli emendamenti”, in particolare quelli che riguardano la sanità, arriva nella replica dell’assessore al bilancio, Michel Pelillo, che sollecita l’opposizione ad una riflessione “sui fatti”.
Secondo l’assessore questa Regione sta presentando una manovra con i conti a posto, un avanzo di amministrazione di 324 milioni di euro circa. “Il fatto è – dice Pelillo – che questa manovra è qualificata da alcune scelte importanti, quali l’istituzione di un fondo di svalutazione crediti, il finanziamento di 60 milioni di euro per anticipare gli interventi già previsti nel programma attuativo regionale del Fondo aree sottoutilizzate (Par-Fas 2007/2013), ad oggi bloccato dal governo nazionale. Inoltre con l’avanzo di amministrazione del 2009 il governo ha provveduto ad istituire un nuovo capitolo di spesa a sostegno dell’equilibrio economico degli enti del servizio sanitario (105 milioni di euro)”.
“Nella vicenda del bilancio, si è innestata quella sanitaria – ha continuato l’esponente del governo – per la quale in queste ore l’assessore alla salute, Tommaso Fiore, è a Roma. Per questa ragione è indispensabile stralciare dalla discussione sul bilancio quella sulla sanità, che dovrebbe essere affrontata a parte quando si discuterà del Piano di rientro”.

“Tutte queste lodevoli sollecitazioni sotto forma di emendamenti – ha detto l’assessore al bilancio – potrebbero essere argomenti importanti in sede di discussione specifica sulla sanità”.
“Il governo in sostanza è stato costretto in sede di commissione a presentare ulteriori emendamenti alla manovra originaria perché si è trovato di fronte uno scenario che non aveva previsto: la necessità di affrontare immediatamente il Piano di rientro sanitario” ha concluso Pelillo.
Altri argomenti contenuti nella manovra del governo riguardano: 15 mila euro per le attività di promozione, informazione, e comunicazione dell’ufficio rapporti con le istituzioni di Bruxelles; la proroga dei commissari delle aziende di promozione turistica; la compartecipazione di 466 milioni di euro al finanziamento statale per la formazione tecnica superiore; il finanziamento di 500 mila euro per il funzionamento del nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici.
Il capogruppo del Pdl Rocco Palese ha sottolineato che  “questa è una manovra condizionata dalla spesa sanitaria e realizzata da una Regione inadempiente. Una manovra che non affronta i problemi al cuore: manca la riduzione dei posti letto prevista nel 2005, manca un programma di risanamento del settore sanitario, mancano decisioni incisive per operare controlli sull’operato dei direttori sanitari e ridurre la discrezionalità. Non si affrontano quindi i problemi alla radice e non si risolve la situazione di pericolo in cui versa il settore. Sarebbe grave se questo Consiglio regionale non riflettesse sulle nostre proposte che rappresentano un contributo per risolvere le questioni che affliggono la Regione. Voi vi assumereste una responsabilità politica grave”.
Per il capogruppo del Partito democratico, Antonio Decaro, questa è la partita dei conti a posto. “La Regione presenta un conto economico con un avanzo di amministrazione nonostante la congiuntura negativa – ha detto l’esponente della maggioranza – va riconosciuto il valore dell’assessore al bilancio. La sanità non è l’argomento di oggi. Ci troviamo in una situazione di grande imbarazzo e difficoltà con il nodo dei fondi Fas che non si scioglie neanche grazie al grande caldo; con il dover decidere se sforare il patto di stabilità per poter utilizzare i fondi europei, oppure rimanere fedeli al patto e in questo caso essere condannati a perdere i finanziamenti”.
Per l’Udc è intervenuto il consigliere Euprepio Curto, che ha sottolineato di essere in sintonia con il presidente Palese nel sostenere che lo sforamento del patto di stabilità è la madre di tutti i guai. “Non è possibile – ha detto Curto – che ci si possa nascondere, non affrontando i problemi. Occorre razionalizzare gli intereventi e apportare dei tagli alle spese inutili utilizzando i fondi che rinvengono da questo tipo di politica per coprire i disavanzi nel settore della sanità. Vendola si è distinto per la sua capacità di intercettare la pubblica opinione, deve utilizzare le sue qualità anche per risolvere i problemi”.
Il capogruppo della Puglia prima di tutto, Francesco Damone ha detto che la scelta di Vendola di candidarsi come antagonista di Berlusconi è solo una maniera per fuggire dalla Puglia e abbandonare la Regione e i suoi abitanti al proprio destino, per il quale egli stesso ha pesantemente contribuito in modo negativo. Siamo stufi di sentire sempre la solita canzone delle accuse al governo Berlusconi, ciascuno si assuma le proprie responsabilità. Poi vorrei sottolineare la solita incuria e sciatteria nei confronti del mio territorio, il foggiano”.
Al dibattito sono interventi anche Giammarco Surico (Pdl), Massimo Cassano (Pdl), Ignazio Zullo (Pdl), Giacomo Diego Gatta (Pdl), Domenico Lanzillotta (Pdl).
 

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