Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Ocse: cresce la spesa per la sanità, Usa al top mentre l’Italia viaggia sotto la media

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(ILSOLE24ORESANITA’) – La spesa per la sanità nei Paesi industrializzati nel 2016 è aumentata al tasso più rapido degli ultimi sette anni e un ulteriore incremento è atteso per il 2017, ma i ritmi di crescita restano inferiori al pre-crisi.

In vari Paesi, tra cui l’Italia, inoltre, è diminuita la quota di spesa statale per la salute e sono quindi cresciuti gli esborsi dei cittadini. E’ quanto emerge dalle statistiche diffuse oggi dall’Ocse. Nel 2016 la spesa sanitaria complessiva nell’area Ocse è salita del 3,4% in media, il valore più elevato dal 2009 e le stime preliminari indicano che il 2017 dovrebbe segnare un incremento del 2,5% circa. Nel 2016 la spesa per la salute nei Paesi industrializzati era in media pari all’8,9% del Pil e a tale livello dovrebbe mantenersi nel 2017.

Gli Usa, con il 17,2% del Pil, restano al primo posto, sopravanzando nettamente gli altri Paesi. La Svizzera è seconda con il 12,3% e la  Francia terza con l’11,5%, mentre la Germania è all’11,3%. L’Italia rientra nella media con l’8,9% del Pil sia nel 2016 sia nel 2017, in calo rispetto al 9% dei sette anni precedenti, escluso il 2011 (8,8%).

I Paesi che spendono meno per la salute, in rapporto al Pil, sono la Turchia (4,2%) e il Messico (5,4%). In termini pro-capite, la spesa per la salute nell’Ocse nel 2017 è stimata in media a 4.069 dollari a parità di potere d’acquisto,un importo – rileva l’Organizzazione – che è del 70% superiore a quanto i Paesi avanzati spendono per l’istruzione. Ancora una volta gli Usa, con il loro costosissimo sistema sanitario, sono al primo posto e stando ai dati preliminari nel 2017 hanno superato la soglia dei 10.000 dollari a testa, arrivando a 10.209 dollari. La spesa è elevata anche in Svizzera (8.009 dollari), Lussemburgo (7.049 dollari) e Norvegia (6. 351). L’Italia è sotto la media con 3.542 dollari procapite (dai 3.429 dollari del 2016) e si posiziona al 20esimo posto tra i 38 Paesi presi in esame.

L’incremento della spesa corrente è stimato all’1,2% sul 2016, anno che aveva segnato un aumento dello 0,5%. In Germania la spesa e’ a 5.728 dollari e in Francia a 4.902 dollari. L’incremento della spesa corrente per la sanità in Italia è stimato all’1,2% sul 2016, anno che aveva segnato un aumento dello 0,5%. In generale, notano gli economisti dell’Organizzazione, gli attuali livelli di incremento della spesa nell’Ocse sono inferiori all’ante-crisi, quando raggiungevano anche il 4-6% in termini reali. Durante la recessione, molti Paesi, soprattutto in Europa, hanno in effetti stretto i cordoni della borsa anche per la salute. Un caso emblematico è quello della Grecia, che nel 2017 aveva ancora un livello di spesa pro-capite inferiore di quasi il 30% rispetto al 2009 (-13,4% nel solo 2011) e per il Portogallo, la Spagna e l’Italia i livelli di spesa sono tornati solo ora ai ritmi pre-crisi. In media nell’Ocse il 73,5% della spesa sanitaria ricade sulle casse statali o su regimi assicurativi obbligatori, mentre la quota direttamente pagata dai pazienti è circa un quinto del totale. In Italia il 74% della spesa era a carico dello Stato nel 2017, in calo rispetto al 74,5% del 2016 e dell’oltre 78% del 2009-2010. La Germania, stando agli ultimi dati disponibili, e’ all’85% e la Francia all’83%, mentre il livello minimo di spesa statale sul totale è del Messico con il 58%. Nella Penisola, sulla base dei dati Ocse, la quota di spesa direttamente a carico dei privati risulta del 23,6% nel 2017 contro il 23,1% del 2016 e – andando al pre-crisi – al 20,5% circa del 2009 e del 2010. Si tratta di livelli molto piu’ elevati rispetto alla Francia (9,8%) e alla Germania (12,4%).

Tradotto in soldi, lo Stato italiano ha speso per la sanità 2.622 dollari pro-capite nel 2017 (dai 2.554 del 2016) e i privati hanno tirato fuori di tasca propria 834 dollari a testa, contro i 792 del 2016 e i meno di 600 che vigevano fino al 2007. In Germania la spesa statale per la sanità era di poco inferiore a 4.900 dollari e in Francia era poco sotto i 4.100, mentre la spesa direttamente a carico dei pazienti è stata rispettivamente di 680 e 470 dollari. La media Ocse per il 2016 era di 705 dollari, inclusi, per altro, gli oltre 2.300 dollari pro capite della Svizzera. Quanto alle voci di spesa, nell’Ocse i farmaci assorbono in media il 16,1% del totale. In Italia l’incidenza sale al 17,7%, con una spesa pari a 628 dollari a testa nel 2017 (da 607 nel 2016), un po’ sopra la media Ocse (577 dollari nel 2016). In Francia e Germania i farmaci rappresentano invece circa il 14% della spesa totale.

La densità dei medici in Italia risulta di 4 ogni mille abitanti (media Ocse 3,4) e ci sono 3,2 letti ospedalieri ogni mille persone contro i 4,6 della media Ocse. Un livello questo che la Penisola aveva nel 2001, prima che iniziasse una costante discesa. In Germania, invece, i letti sono 8,1 e in Francia 6,1.

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