Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

MONNO: "SANITÀ BARESE, CARENZE ORGANICO NEI REPARTI DI PRIMA LINEA"

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MICHELE MONNO – CONSIGLIERE PD – REGIONE PUGLIA 

 Monno: “Sanità barese, carenze organico nei reparti di prima linea”
 
Nota del consigliere regionale Michele Monno.
“Solo l’abnegazione e lo spirito di sacrificio degli operatori sta salvando l’operatività dei reparti di prima linea del Policlinico di Bari, del Di Venere, del San Paolo e dell’ospedale di Altamura, soprattutto ora che il personale va in ferie.
Ci sono medici e infermieri che per sopperire alle carenze di organico e per continuare a garantire il servizio 24 ore su 24 fanno turni massacranti, con rischi crescenti sulla qualità delle proprie prestazioni.
E’ il grido di dolore che ho raccolto parlando con i medici e il personale specializzato di questi ospedali, mentre centinaia di operatori stanno ad aspettare l’arrivo di pochi malati nei poliambulatori.  
Una situazione insopportabile ora che, dopo la chiusura della procedura del Piano di rientro, si torna a parlare di nuove piante organiche di Asl e aziende ospedaliere e di assumere 800 tra primari, medici e infermieri in tutta la Puglia.
Buona parte del personale dei reparti e degli ospedali disattivati in questi due anni non sono stati spostati nei reparti di prima linea come pure ci si doveva aspettare, ma parcheggiati in attesa di aprire i famosi servizi alternativi sul territorio.

Il risultato è evidente. Ci sono ex ospedali con un’abnorme concentrazione di medici, amministrativi e infermieri rispetto alla popolazione residente, che aspettano il paziente di passaggio mentre di contro abbiamo reparti di prima linea con code di persone in attesa del proprio turno.
Se è questa la nuova sanità allora dico: no grazie.
Non possiamo permetterci il lusso di tenere centinaia di persone impiegate nei servizi territoriali che sono “on demand”, cioè a richiesta individuale, e poi avere pochi lavoratori in strutture di emergenza. E’ un approccio da respingere.
Le nuove piante organiche devono essere vere, di qualità, parametrate sulle emergenze e non per soddisfare i bisogni elettorali e clientelari”.

 

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