MARCHITELLI, NON RISPONDE AL VERO CHE IL MIULLI ABBIA GIÀ GIRATO PAGINA CON CONTI IN ORDINE DOPO LA CRISI
GIUSEPPE MARCHITELLI – PRESIDENTE AFORP |
La notizia che il Miulli abbia i conti in ordine, è una ulteriore presa in giro per i cittadini pugliesi, per le imprese fornitrici e per tutti gli addetti ai lavori in sanità Il caso Miulli conferma amaramente ogni appello rimasto inascoltato lanciato dall’A.F.O.R.P. a partire da maggio 2013 fino ad oggi: ai cittadini pugliesi viene presentata una realtà virtuale Il Presidente Marchitelli: “aver difeso da tempo con ogni sforzo sostenibile il presidio di elezione che l’ospedale già rappresenta per la nostra Regione, non ha dimostrato l’onestà intellettuale e soprattutto un confronto civile con le Istituzioni coinvolte nella delicata vicenda. Non risponde al vero che il Miulli abbia già girato pagina con conti in ordine dopo la crisi” Bari, 13.02.2014 – “Il fatto che i cittadini siano informati in modo così superficiale sullo scampato pericolo che riguarda l’ospedale Miulli è a dir poco sconcertante. Se poi le imprese fornitrici attendono da anni, il saldo delle loro forniture e che il concordato prevede il pagamento delle stesse nei prossimi cinque anni: la questione Miulli sa di scampato pericolo virtuale”. Il Presidente AFORP Giuseppe Marchitelli risponde così alla paventata situazione più virtuosa che si sarebbe determinata per il “Miulli”. “E comunque non è tutto. Alle imprese creditrici del Miulli, definite non privilegiate, viene offerto il 35,9% del totale valore crediti che potrebbe, sottolineo potrebbe, arrivare anche al 50%, come riporta il quotidiano”. Marchitelli aggiunge: “Non sorprendiamoci quindi, se un così grave e delicato momento di criticità per il Miulli che per questo motivo si avvale della procedura di concordato preventivo, possa essere l’apri pista dello sdoganamento di tale principio come punto di forza o peggio come soluzione alternativa davanti alle criticità economiche e finanziarie. Credo sia sciaguratamente seria l’attuale realtà:immaginare che la domanda di concordato possa sollevare chiunque in ogni settore, come leggiamo dai giornali, da responsabilità e soprattutto risolvere la questione del quantum a babbo morto e con percentuali discutibili, solo perché qualcuno avrebbe smarrito il vero senso di attenta gestione è a dir poco miope“. “Quello che più risalta in tutta la vicenda è proprio il dubbio di carenza etica e professionale. Quella professionalità che continuano invece a mostrare i medici e gli operatori sanitari che vivono quotidianamente al servizio del cittadino – sottolinea il Presidente AFORP – per evitare di finire sull’orlo del fallimento. Ai primi sintomi sarebbe stato opportuno intervenire, come un medico attento farebbe con il proprio paziente”. “Sono certo che i cittadini pugliesi sapranno comprendere un possibile taglio di servizi da parte del Miulli”.
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