L’Italia risponde all’Ue: conti in ordine

Con un giorno di anticipo rispetto alla scadenza prevista il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan risponde alla lettera della Commissione europea che aveva chiesto chiarimenti sul Ddl di Bilancio segnalando il rischio di una ‘deviazione significativa’, di fatto un buco, di 1,7 miliardi di euro. La deviazione significativa è quella tra la correzione del disavanzo strutturale che il governo ha indicato nella manovra e quella stimata da Bruxelles.

Una differenza dello 0,1% del Pil, 1,7 miliardi di euro appunto che per il ministro è da attribuire ‘ad una diversa applicazione della metodologia nel calcolo della crescita potenziale’ cioè quella che si potrebbe avere sfruttando a pieno le capacità produttive. Secondo Padoan le riforme varate dall’Italia negli ultimi anni, se pienamente implementate, potranno avere un effetto cumulato sul Pil intorno al 3% nei prossimi 5 anni. E sottolinea che per la gestione dei migranti l’Italia spende lo 0,25% del Pil pari a più di 4 miliardi di euro.