Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Liste di attesa, Zullo e Manca: confortati dai sindacati andiamo avanti seriamente e responsabilmente, Amati continui a fare il grillino”

Ignazio Zullo - Capogruppo Oltre con Fitto - Regione Puglia
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Nota del capogruppo e del vice presidente Commissione Sanità di Direzione Italia-Noi con l’Italia, Ignazio Zullo e Luigi Manca.

“Le audizioni di oggi, le parole dei sindacati, ci confortano: i nostri emendamenti alla Proposta di Legge sulle Liste di attesa vanno esattamente a migliorare il testo Amati così come richiesto dagli operatori del settore.
Come abbiamo avuto modo di ripetere: Amati propone norme che sono già vigenti – a livello nazionale e contrattuale – a cui devono attenersi i medici, quello che in Puglia costituisce, invece, l’anello debole è la funzione di controllo che i Direttori generali delle Asl dovrebbero svolgere e non fanno.

Per abbattere le liste di attesa, senza fare demagogia o ipocrisia addossando ad altri responsabilità che sono in capo alla Regione, basterebbe fare poche cose:

1) Impinguare gli organici degli operatori sanitari con le assunzioni;
2) potenziare le attività ambulatoriali territoriali aumentando le ore degli specialisti che vi operano, in modo da non intasare le grandi strutture ospedaliere;
3) adeguare l’insufficiente tetto di spesa previsto per le strutture accreditate;
4) autorizzare i direttori generali all’acquisto di prestazioni libero professionista da parte delle equipe delle Asl, in particolari momenti di contingenza;

5) dare attuazione al diritto dei cittadini (ex art. 3, comma 13, del D. Leg. 124/98): nel caso di attesa superiore ai 60 giorni il paziente può rivolgersi a una struttura privata pagando il ticket se dovuto.
Chiaramente nel corso delle audizioni è emerso anche un vecchio tema, quello dell’appropriatezza prescrittiva, ma anche questo aspetto è stato previsto nei nostri emendamenti.

Oggi più di ieri, quindi, ci sentiamo tranquilli: abbiamo fatto proposte serie e responsabili, senza esprimere giudizi affrettati su nessuno, men che meno sugli operatori sanitari; abbiamo preso atto della chiusura al confronto del collega Amati e abbiamo deciso di continuare il confronto, invece, con i colleghi che quotidianamente ci esprimono condivisione. Amati, quindi, continui pure a fare il grillino o peggio, come è accaduto oggi in commissione, ad assurgere al ruolo della Sacra Inquisizione”.

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