La presidente Capone alla presentazione del distretto biomedicale del Salento
Gli investimenti compiuti in questi anni nel CNR, nel Dea del Vito Fazzi e nei laboratori di ricerca, hanno fatto nascere imprese innovative e attrattive, citate oggi come buone prassi a livello internazionale. Il Recovery Plan potrà ulteriormente supportare chi ha voglia di investire talento e risorse in un distretto che, come la pandemia ci ha insegnato, può essere sempre più strategico per migliorare la qualità della vita dei cittadini. A trarne benefici non sarà solo il Salento ma l’intero Mezzogiorno, perché puntiamo a una sviluppo più direttamente connesso alle grandi direttrici del futuro”.
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