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Il Pil rallenta, nuova lettera Ue

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Dopo tre anni positivi l’economia italiana rallenta. Nel terzo trimestre dell’anno i dati Istat registrano una crescita zero. Ieri il Mef ha reso pubblica una nuova lettera dell’Unione Europea, inviata due giorni fa, che chiede ‘di fornire una relazione sui cosiddetti ‘fattori rilevanti’ che possano giustificare un andamento del rapporto debito/Pil con una riduzione meno marcata di quella richiesta’. La risposta dovrà arrivare entro il 13 novembre.

 

Secondo l’Istat la crescita stagnante riflette la debolezza dell’attività industriale che si è manifestata nel corso dell’anno dopo una fase di intensa espansione. A pesare anche il peggioramento della fiducia delle imprese registrato a ottobre. La crescita rallenta anche nell’eurozona.

 

Il dato sul Pil ha influenzato lo spread che è salito a 312 punti e la Borsa di Milano che da un segno positivo (+0,6%) ha invertito la rotta fino a perdere lo 0,7% per poi chiudere a -0,22%.

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