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Coronavirus, nuova chiusura almeno fino al 18 aprile e poi riapertura a tappe: tutte le ipotesi in campo per la fine del lockdown

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(IlSole24Ore) – Un nuovo Dpcm, probabilmente giovedì (ma potrebbe slittare a venerdì), dovrebbe estendere le misure restrittive almeno fino al 18 aprile; poi, anche in linea con l’andamento dei contagi e le indicazioni dei virologi, dovrebbe scattare una graduale riapertura delle attività in cui non ci sono assembramenti di persone.

Un nuovo blocco di due settimane dal 3 aprile – quando scadranno le misure ristrettive previste dal Dpcm del 9 marzo – fino al 18 e poi, se l’andamento dei contagi da Coronavirus lo consentirà, una ripresa a tappe, per scaglioni. La proroga della stretta dovrebbe essere decisa dal governo alla vigilia della scadenza, sulla base dell’ennesimo decreto del Presidente del Consiglio che dovrebbe ottenere il via libera del Consiglio dei ministri giovedì 2 aprile (ma la riunione del Governo potrebbe slittare a venerdì).
Di certo gran parte della partita che si giocherà nei prossimi giorni per un allentamento della stretta imposta dall’esecutivo per arginare la diffusione del coronavirus si giocherà sul piano dei contagi, con un occhio costante da parte dei virologi a quel Ro,l’indice di contagiosità che, prima di aprire uno spiraglio nella porta ad oggi serrata, dovrà scendere sotto l’uno, ovvero un positivo infetta meno di una persona.

 

Conte: misure di rallentamento con via libera del comitato scientifico

 

E che alla fine si guardi proprio a quel parametro lo confermano le parole che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rilasciato al quotidiano spagnolo El Pais. «Bisogna ragionare in termini di proporzionalità», ha sottolineato a proposito della riapertura delle attività a fronte dell’emergenza Coronavirus.
Alla domanda se la chiusura delle attività produttive durerà molto, il premier ha risposto: «No, è una misura economicamente troppo dura. È l’ultima che abbiamo preso e non può essere prolungata troppo. Per le scuole e le università, però, si possono introdurre delle modifiche. Anche per gli esami e le valutazioni di fine anno, in modo da non far perdere agli studenti l’anno scolastico o l’esame universitario».

 

Alla domanda se l’Italia è favorevole ad aprire prima che termini la pandemia, Conte ha risposto: «È prematuro dirlo, quando il comitato scientifico dirà che la curva inizia a scendere potremo studiare delle misure di rallentamento. Però dovrà essere molto graduale».

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