Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

CARACCIOLO: “INACCETTABILE PER LA BAT QUESTA BOZZA DI PIANO DI RIORDINO”

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Filippo Caracciolo - Consigliere PD - Regione Puglia
Filippo Caracciolo – Consigliere PD – Regione Puglia

Il consigliere regionale del PD, Filippo Caracciolo ha diffuso una nota in merito alla discussione relativa al Piano di riordino del sistema sanitario che la Regione Puglia sta mettendo a punto. La programmazione regionale, pur passando dalla trasmissione da parte delle singole ASL di prospetti programmatici, sembra oggi riportare criteri arbitrari. Il risultato lampante è di differenze macroscopiche all’interno dello stesso territorio pugliese tra territori provinciali aventi un numero di abitanti molto simili.

“Salta agli occhi – scrive Filippo Caracciolo – la disparità di trattamento tra le diverse province della stessa Regione e la fortissima penalizzazione di cui sarebbe vittima la provincia di Barletta-Andria-Trani se fossero confermati i primi numeri circolati. Nella provincia di Barletta-Andria-Trani è destinato un posto di letto di cardiologia ogni 14.063 abitanti contro una media regionale di un posto letto ogni 6.708 abitanti. Da cardiologia passiamo a Utic dove i posti letto riservati alla BAT sono in totale 10 dei 214 dell’intera Regione. Il rapporto è di un posto letto ogni 39.376 abitanti. Anche in questo caso si discosta in maniera enorme, discriminatoria ed ingiustificata dalla media regionale”.

“Non è possibile accettare – continua Caracciolo – il trattamento vessatorio riservato alla provincia di Barletta-Andria-Trani. Per rendere l’idea del torto che si cerca di perpetrare ai danni del nostro territorio basta osservare i numeri. Viene naturale confrontare i numeri di posti letti di due province che hanno un numero di abitanti molto vicino tra loro: la provincia di Brindisi (401.652 abitanti) e la provincia di Barletta-Andria-Trani (393.769 abitanti). In cardiologia Brindisi avrebbe 51 posti letto contro i 28 della BAT ed in Utic sarebbero 22 contro i 10 della nostra provincia. Non ho alcuna intenzione di additare Brindisi anche perché è in linea con la media delle altre province pugliesi. Allo stesso tempo però non è ammissibile che agli uffici tecnici dell’assessorato alle Politiche della Salute sia consentito di operare con due pesi e due misure”.

“Chiederò per il rispetto di tutti – prosegue il consigliere regionale e componente della III Commissione Sanità Filippo Caracciolo – che siano chiariti i criteri con cui sono stati sviluppate le prime ipotesi riguardanti il piano di riordino. All’assessorato alle Politiche della Salute chiedo che si eviti di far circolare bozze riguardanti il piano di riordino che alimentano negli addetti ai lavori dubbi e spaesamento. Mi appello all’assessore Pentassuglia perché possa esserci un miglior coordinamento tra l’azione del governo regionale ed il ruolo dei tecnici e le diverse ASL. Sono convinto che l’assessore alla Sanità Pentassuglia condivida lo spirito costruttivo delle mie critiche e conoscendo la sua sensibilità confido che si possa giungere a soluzioni condivise che non siano lesive della dignità di nessun territorio”.

“In tutte le sedi competenti, in III Commissione come in consiglio regionale, – conclude Filippo Caracciolo – mi batterò fino in fondo perché sia ripristinato un criterio di equità all’interno dello stesso territorio regionale. Dalle prime battute sembra che ci siano territori dove diventa proibitivo subire un infarto perché troppo alti sono i rischi di conseguenze nefaste. La provincia di Barletta-Andria-Trani ha pagato già un prezzo molto alto rispetto ai sacrifici che la Puglia ha fatto nel campo sanitario.

Ai ritardi scontati per il nuovo ospedale di Andria che è sparito dalla prima fase di attuazione con quelli di Taranto, Monopoli-Fasano, alla lunga attesa riguardante l’Hospice di Minervino, la Casa del Parto di Trani, il Centro Risvegli di Canosa e il potenziamento della medicina territoriale, non è accettabile che oggi si debbano subire scelte politiche che avrebbero tutto il sapore di una beffa. Nella programmazione del piano di riordino non posso permettere che la BAT reciti ancora una volta il ruolo di vittima sacrificale. Faccio presente che se la Puglia oggi può vantare un bilancio sanitario con il segno positivo, come ricordato di recente proprio dal Presidente Vendola, un grande contributo è stato offerto proprio dalla provincia di Barletta-Andria-Trani. È giunto il momento di riconoscere anche dei meriti e dimostrare tutta l’attenzione che la BAT ha dimostrato di saper meritare”.

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