Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Borraccino, internalizzazioni Sanitaservice, chiesti chiarimenti

Cosimo Borraccino - Consigliere - Noi a Sinistra - Regione Puglia
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Comunicato stampa del consigliere regionale di Sinistra Italiana/Liberi E Uguali Mino Borraccino.
“Con una pec inviata al Commissario Straordinario della ASL di Bari, dott. Vito Montanaro, ho chiesto delucidazioni sulle internalizzazioni della “Sanitaservice ASL BA Srl”.

In base alla legge regionale 3 agosto 2007, n. 25 la Regione, gli enti, le aziende e le società strumentali della Regione Puglia devono prevedere nei bandi di gara, negli avvisi e, in ogni caso, nelle condizioni di contratto per l’affidamento di servizi, l’assunzione a tempo indeterminato del personale già utilizzato dalla precedente impresa o società affidataria dell’appalto, nonché la garanzia delle condizioni economiche e contrattuali. Al comma 4, prevede altresì che le previsioni si applichino anche nel caso di affidamento dei servizi in favore di società strumentali nei limiti del fabbisogno di personale da adibire effettivamente allo svolgimento dei servizi affidati.

Sulla scorta di tali previsioni normative la “Sanitaservice ASL BA Srl” ha provveduto a individuare il personale da contrattualizzare, con contratto di lavoro a tempo indeterminato presso la Cooperativa, sulla base del requisito dell’assunzione alla data del 1° dicembre 2009, non considerando però alcune situazioni particolari. Infatti molti dipendenti che lavoravano da anni per le Cooperative con contratti a tempo determinato, non sono stati presi in considerazione per le internalizzazioni, perchè alla data del 1° dicembre 2009 non erano assunti, avendo il contratto magari scaduto da poco e non ancora rinnovato.

Questa condizione ha interessato diversi lavoratori, che hanno anche promosso ricorso dinnanzi al Giudice del Lavoro a causa di questa sostanziale ingiusta disparità di trattamento.

Sinistra Italiana/Liberi e Uguali pertanto chiede delle attente verifiche per accertare la sussistenza dei presupposti per estendere l’internalizzazione anche a quei lavoratori esclusi inizialmente dalla procedura per mancanza di alcuni requisiti. Non ci sembra giusto infatti attuare disparità di trattamento, su situazioni simili, a dei lavoratori che già da fin troppo tempo soffrono la precarietà”.

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