Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Borraccino: “Basta attacchi alla sanità pubblica”

Cosimo Borraccino - Consigliere - Noi a Sinistra - Regione Puglia
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Dichiarazione del consigliere regionale di Sinistra Italiana Mino Borraccino:

“Il Piano di Riordino Ospedaliero di Emiliano è un attacco mortale al Servizio Sanitario Pubblico. La nostra regione è la prima del Sud per la spesa pro capite per cure private che si aggira oltre i 500 euro/anno. Negli ultimi tre anni la Puglia ha visto aumentare la spesa media pro capite di 120 euro, un aumento non giustificabile con una migliore condizione economica della popolazione visto che nello stesso periodo il Pil medio è rimasto immutato. Emiliano dovrebbe riflettere su questi dati che penalizzando la sanità pubblica, impediscono ad una fascia di pugliesi meno forti economicamente di poter avere garantito il diritto alla salute.”
“Gravi sono le responsabilità della politica che invece deve garantire la tutela dei cittadini, in particolare delle fasce deboli della popolazione (gli anziani, le persone con problemi di salute mentale e dipendenze, i portatori di disabilità), che non possono ricorrere alle cure dei privati né fare i viaggi della speranza nelle strutture sanitarie delle regioni virtuose. Centro risvegli di Ceglie Messapica affidato a privati in una struttura di proprietà pubblica, scelte simili in procinto di essere attuate per gli altri due centri risveglio di Triggiano e Canosa, posti letto di neurochirurgia assegnati alle case di cura private baresi (Miulli, Anthea, MaterDei), pronto soccorso privato Mater Dei, nessun posto letto sottratto nell’atto di pre-intesa col privato, sono solo alcuni dei casi emblematici di regalie al privato, senza parlare del personale delle SanitaService a rischio di ritornare con gestione a ditte private o dei lavoratori della ristorazione che possono essere internalizzati ed invece si decide per una gara unica che falcidierà i diritti acquisiti.”
“Ecco perché contestiamo le scelte adottate in questi primi due anni e mezzo dal presidente/assessore che penalizzano il sistema sanitario pubblico a vantaggio di quello privato.”

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