Anche per il manager Morlacco sta per arrivare la nomina da Emiliano
A Francesco Schittulli, oncologo, già candidato alle scorse elezioni regionali e già indicato da Emiliano come suo consigliere, si aggiunge infatti Mario Morlacco, Ulcerino, per oltre trent’anni tra i più importanti dirigenti pubblici della sanità italiana.Morlacco non è un personaggio qualunque, né in Puglia né altrove.
Dopo aver lasciato la Puglia, Morlacco è stato mandato dal ministero dell’Economia al capezzale delle Regioni alle prese con i piani di rientro sanitario: dal 2008 tre anni in Lazio, poi dal 2011 sub-commissario in Molise e in Campania, incarico quest’ultimo che ha lasciato a dicembre passando dai 500 milioni di perdite del 2008 ai 128 milioni di avanzo dello scorso anno. Oggi che ha raggiunto 68 anni Morlacco è rimasto solo vice-presidente del gruppo Neuromed ma è ufficialmente in pensione.Tuttavia ha accettato il contratto di consulenza annuale gratuita (lo sono tutti quelli in arrivo) proposto da Emiliano.
Per fare che? Non è un segreto che il presidente-assessore vorrebbe dare un’acce-lerata ai provvedimenti di riordino del sistema sanitario. E probabilmente spera di fare sponda con l’autorevolezza di Morlacco nelle stanze del Mef dove è stato di casa per due decenni. Emiliano, del resto, non può stare dietro a tutti gli impegni operativi romani che riguardano la sanità, e il suo capo dipartimento Giovanni Gorgoni deve occuparsi (anche) dell’ordinaria amministrazione.
Ma, di certo, Emiliano avrà messo in conto anche i contraccolpi che potrebbero verificarsi con il ritorno di Morlacco nelle stanze in cui per 7 anni è stato più importante di un assessore. «Sarebbe un onore – dice il manager Ulcerino – poter fare qualcosa per la sanità della mia regione».
Allo stesso modo, il presidente della Regione avrà messo in conto le critiche per la scelta di Schittulli. La sua nomina a consigliere del presidente era stata già annunciata mesi fa, ed aveva provocato una pioggia di critiche da parte dei grillini: «Uno sfidante alle elezioni che passa dall’altro lato della barricata», l’obiezione rimbalzata per settimane. Schittulli, oncologo, è anche presidente della Lilt, la Lega italiana per la lotta ai tumori, nonché un dipendente della sanità privata.
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