Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Alla Asl To3 ospedalizzazione a domicilio e riduzione delle giornate di degenza per alcune patologie chirurgiche

Sergio Chiamparino - Presidente Conferenza Stato Regioni
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Il progetto vede la collaborazione tra l’Asl To 3 e il Politecnico di Torino.

L’obiettivo del progetto che sta per essere avviato nell’ambito del Dipartimento di Chirurgia aziendale riguarda la possibilità di ridurre le giornate di degenza per alcune patologie che sono trattate attraverso tecniche chirurgiche poco invasive con importanti vantaggi innanzitutto per i pazienti e in secondo luogo anche per l’organizzazione ospedaliera.

“La collaborazione con i team di ricerca del Politecnico e il conseguente sviluppo di dispositivi tecnologici che potranno essere messi a punto dai loro laboratori, consentirà” spiega la Asl To 3 “ai nostri clinici di disporre di strumenti di misurazione, monitoraggio e controllo sullo stato di salute del paziente a distanza al fine di consentire da remoto interventi di consulenza, di aggiustamento di terapie e, in caso di emergenza, di intervenire direttamente e tempestivamente a casa del paziente.

Gli obiettivi di questo progetto sono tutti orientati a sostenere e potenziare i diversi benefici derivanti da una precoce ospedalizzazione a domicilio, che sono: per il Paziente: una minore degenza ospedaliera, con riduzione del rischio di infezioni ospedaliere; maggior benessere psicofisico caratterizzato da una migliore risposta alla malattia e ripresa precoce delle proprie attività al domicilio; per l’Ospedale: una ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse umane ed economiche; l’utilizzo adeguato, poi, di nuove tecnologie, sia in campo chirurgico sia assistenziale, consentendo quindi di restringere il perimetro dell’assistenza ospedaliera alla gestione della sola fase acuta della malattia con invio precoce del paziente alla propria abitazione, pur in condizione protetta.

Nelle prossime settimane” prosegue l’azienda sanitaria “è previsto un secondo incontro presso la sede del Politecnico di Torino che vedrà riuniti intorno ad un medesimo tavolo di lavoro medici chirurghi dell’ASLTO 3 e ingegneri e bio-ingegneri del Politecnico impegnati a definire insieme i prossimi passaggi di questa sperimentazione clinico-organizzativa ovvero di individuare da una parte le necessità clinico assistenziali e dall’altra le possibili soluzioni tecnologiche (device indossabili, sistemi e strumenti di monitoraggio in remoto del paziente, ect.) utili a garantire in maniera adeguata e in tutta sicurezza l’assistenza al domicilio del paziente.

Quindi, a breve, oltre ai pazienti sottoposti a prostatectomia radicale, anche pazienti operati per neoplasia del colon o per patologia neoplastica delle cavità nasali, potranno essere dimessi precocemente con i vantaggi di cui si diceva prima sia per il paziente e sia per l’ospedale”. «Questo progetto costituisce un ulteriore tassello nella messa a punto di modelli assistenziali che trovano nella tecnologia un importante supporto operativo – spiega il Direttore Generale Flavio Boraso – e rappresenta in maniera appropriata quello che dovrebbe essere un virtuoso rapporto tra lo sviluppo dei sistemi di cura e mondo della ricerca scientifica.

Senza questa sinergia il rischio per il sistema sanitario è di perdere opportunità di miglioramento e di reale innovazione, mentre per il sistema della ricerca scientifica il rischio è quello di restare chiusa negli ambiti dello studio accademico senza un reale rapporto con i bisogni a cui potrebbe dare una risposta».

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