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Via libera al decreto aiuti bis

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(ILSOLE24ORE) – Via libera con “voto unanime” delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato al decreto aiuti bis, che contiene anche le modifiche al Superbonus. Lo ha annunciato all’avvio dei lavori dell’Aula di Palazzo Madama uno dei due relatori del provvedimento, il presidente della commissione Finanze Luciano D’Alfonso (Pd). L’esame dell’Aula di Palazzo Madama è ora in corso con la relazione dell’altro relatore, il presidente della commissione Bilancio Daniele Pesco (M5s).

Superbonus, responsabilità solo per chi truffa
Quello sul superbonus è un emendamento di compromesso messo a punto di Emiliano Fenu (M5S) e riformulato con il Mef e Palazzo Chigi. Viene ristretto campo della responsabilità in solido al solo dolo e colpa grave. Per i crediti sugli altri bonus sorti prima dell’obbligo di asseverazione, parliamo di novembre 2021 quando è esploso il fenomeno delle frodi plurimiliardarie, la restrizione del campo al solo dolo e colpa grave si ha con una asseverazione
Via libera con “voto unanime” delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato al decreto aiuti bis, che contiene anche le modifiche al Superbonus. Lo ha annunciato all’avvio dei lavori dell’Aula di Palazzo Madama uno dei due relatori del provvedimento, il presidente della commissione Finanze Luciano D’Alfonso (Pd). L’esame dell’Aula di Palazzo Madama è ora in corso con la relazione dell’altro relatore, il presidente della commissione Bilancio Daniele Pesco (M5s).

Superbonus, responsabilità solo per chi truffa
Quello sul superbonus è un emendamento di compromesso messo a punto di Emiliano Fenu (M5S) e riformulato con il Mef e Palazzo Chigi. Viene ristretto campo della responsabilità in solido al solo dolo e colpa grave. Per i crediti sugli altri bonus sorti prima dell’obbligo di asseverazione, parliamo di novembre 2021 quando è esploso il fenomeno delle frodi plurimiliardarie, la restrizione del campo al solo dolo e colpa grave si ha con una asseverazione ora per allora.
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Tempi stretti
La partita del Superbonus ha fatto slittare già di diversi giorni il via libera del Parlamento ai 17 miliardi di sostegni a famiglie e imprese. E rischia di rallentare anche il varo, da parte del governo, del terzo decreto aiuti, atteso per la fine della settimana sempre che le Camere abbiano approvato la richiesta di utilizzare i 6,2 miliardi di entrate in più registrati tra luglio e agosto.

Tetto impignorabilità pensioni sale a 1000 euro
Tra gli altri emendamenti approvati dalle commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato, uno fa salire il limite di impignorabilità delle pensioni, che arriva al doppio dell’assegno sociale, con un minimo di 1.000 euro. Lo ha riferito in Aula a Palazzo Madama il relatore Daniele Pesco (M5s). «Le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente al doppio della misura massima mensile dell’assegno sociale, con un minimo di 1.000 euro», si legge nell’emendamento, che ora passa all’esame dell’Aula.

Soppresso il termine di “docente esperto”
Dal decreto aiuti bis sparirà la figura del ’docente esperto’ ma resterà la previsione, per i professori, di «essere stabilmente incentivati, nell’ambito di un sistema di progressione di carriera che a regime sarà precisato in sede di contrattazione collettiva». È quanto prevede un emendamento che sarà presentato al decreto aiuti bis sul quale è stato raggiunto l’accordo tra le forze politiche.

Le prossime tappe
E il tempo è oramai agli sgoccioli tra la campagna elettorale, giunta alle ultime due settimane, e gli impegni del premier che dal 19 settembre sarà per tre giorni a New York per l’assemblea generale dell’Onu. Al suo rientro mancherebbero appena due giorni al voto. Ma l’intenzione è di portare il Consiglio dei ministri il decreto Aiuti ter entro venerdì per mettere in sicurezza anche i prossimi 12-13 miliardi complessivi (che si aggiungono ai circa 50 miliardi stanziati finora per far fronte alla crisi energetica e al caro bollette). Le risorse andranno in gran parte alle imprese, per prorogare ed eventualmente rafforzare il credito d’imposta, mentre sul tavolo rimane ancora anche la Cig scontata. Per le famiglie potrebbe arrivare un ampliamento della platea del bonus sociale: oggi si applica fino ai 12mila euro di Isee ma questo tetto potrebbe salire.

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