Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Vaccini, M5S: “Le ASL confermano necessità di un approccio informativo”

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I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Mario Conca e Marco Galante si esprimono in merito alle audizioni sui vaccini che si sono tenute questa mattina in III Commissione.

“Stigmatizziamo – dichiarano i consiglieri pentastellati – l’assenza nel corso delle audizioni dell’Ufficio Scolastico Regionale dal momento che, in questa fase delicatissima, le scuole svolgono un ruolo importantissimo e sono il vero anello di congiunzione tra i cittadini e le aziende sanitarie locali.

L’auspicio è che i dirigenti scolastici possano affrontare la questione con le famiglie, anche con quelle meno propense alle vaccinazioni, con la sensibilità necessaria. Ci auguriamo che anche le Asl prediligano un approccio che miri sempre più ad informare sull’importanza delle vaccinazioni piuttosto che sanzionare. Una linea che abbiamo tentato di ribadire anche questa mattina in Commissione”.

“Nel corso dell’audizione delle direzioni generali delle ASL, infatti, – proseguono i cinquestelle – sono emerse alcune profonde storture di un decreto, su una materia delicatissima, che è stato scritto e attuato in fretta e furia costringendo le famiglie e le nostre aziende sanitarie, già oberate di lavoro ordinario anche a causa delle assenze di personale, a fare i salti mortali. Al momento si è cercato di tamponare con l’autocertificazione, con le prenotazioni rilasciate dalle ASL e con gli attestati di vaccinazione rilasciati direttamente dalle farmacie ma il rischio è che il problema sia solo rimandato a dopo il 10 marzo.

E’ evidente dunque che, purtroppo, provvedimenti pensati talmente in fretta rischino di avere delle falle: rispondendo infatti al consigliere Amati che chiedeva alle ASL di adottare la “linea dura” contro quelle famiglie che non erano ancora riuscite, per qualsiasi ragione, ad assolvere all’obbligo vaccinale, gli auditi hanno fatto presente come la priorità debba essere tentare di recuperare queste famiglie, magari attraverso una corretta informazione come noi del Movimento 5 Stelle sosteniamo da tempo; questo anche alla luce del fatto che alcune storture di questa legge permetterebbero alle famiglie che per qualsiasi ragione decidono di non vaccinare i figli da 6 a 16 anni, di poter comunque inviare a scuola i ragazzi, pagando una semplice sanzione che avrebbe l’effetto di annullare l’obbligo per l’anno in corso.

Con il risultato che le famiglie più benestanti, a differenza di tutte le altre, avrebbero in sostanza la possibilità di decidere se vaccinare o meno i propri figli. Il problema centrale dunque rimane sempre quello di una corretta informazione finalizzata proprio a far comprendere la necessità di vaccinare.

Esigenza che è stata confermata – concludono – anche dal capo dipartimento prevenzione dell’ASL/TA che, nel corso del suo intervento, ha spiegato come al momento siano stati vaccinati metà dei soggetti rientranti nell’obbligo e che l’altra metà tenteranno di recuperarla, proprio attraverso un necessario approccio comunicativo e informativo”./

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