Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Schittulli (Lilt): «Grazie ai progressi della ricerca ed alle innovazioni tecnologiche, il cancro sta diventando una patologia sempre più guaribile»

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La Seconda Giornata Nazionale della Ricerca della Lilt.

(Panoramasanitá) – «Questa giornata ha dato la possibilità di affermare quanto alta sia la qualità delle ricerche portate avanti con il contributo diretto delle sezioni LILT e quanto si stia consolidando l’attività della LILT nella prevenzione e ricerca oncologica.

 

Si è anche potuto registrare lo stretto rapporto tra le sezioni provinciali LILT e i partner scientifico-sanitari con cui sono state portate avanti le ricerche, finanziate grazie ai fondi del 5×1000».

 

È quanto ha affermato il presidente di LILT Nazionale, Francesco Schittulli ieri nel corso della Seconda Giornata Nazionale della Ricerca LILT, svoltasi nella dell’Irccs Int di Milano. Il convegno è stato l’occasione per fare un punto sulla situazione della ricerca oncologica in Italia, sulle prospettive future e presentare l’impegno di LILT in questo ambito. La giornata è stata dedicata alla memoria della giornalista Rai Maria Grazia Capulli, testimonial per alcune campagne nazionali LILT e scomparsa nel 2015 a causa di una patologia oncologica.

 

La ricerca LILT
“La ricerca scientifica” sottolinea la Lega italiana “è storicamente parte integrante delle attività istituzionali della LILT e ha un ruolo preminente anche nello stesso Statuto dell’Ente.

 

La LILT promuove e incentiva la ricerca nel campo della prevenzione oncologica, attraverso la selezione e il finanziamento di progetti di ricerca e l’assegnazione di borse di studio per la ricerca di base e clinica, rivolti in particolare a giovani laureati, anche grazie al qualificato supporto del Comitato Scientifico Nazionale LILT.

 

Dal 2001 ad oggi sono stati finanziati più di 280 progetti di ricerca nell’ambito della prevenzione per un totale di circa 15 milioni di euro di finanziamento provenienti esclusivamente dal 5×1000. Sono stati privilegiati nella selezione e finanziati i progetti che presentavano una forte ricaduta sulle attività del Sistema Sanitario Nazionale, con particolare riferimento al miglioramento della qualità della prevenzione primaria, quindi per incentivare comportamenti salutari, secondaria, cioè di diagnosi precoce, e terziaria, dell’assistenza ai pazienti oncologici ed ai loro familiari ed alla prevenzione delle recidive.

 

Nel corso del convegno sono state presentate le ricerche frutto della collaborazione fra sezioni LILT locali, Centri di Ricerca, strutture del Sistema Sanitario Nazionale ed altri stakeholder che hanno unito le proprie forze per realizzare gli obiettivi del singolo progetto di ricerca”.

 

Continua Schittulli: «Grazie ai progressi della ricerca ed alle innovazioni tecnologiche, il cancro sta diventando una patologia sempre più guaribile. Tant’è che oggi sono oltre 3 milioni e 700 mila gli italiani che hanno vissuto l’esperienza cancro, a cui vanno aggiunti i 370 mila nuovi casi stimati per quest’anno.

 

Sicchè il cancro sta assumendo sempre più, al pari dell’artrosi, dell’ipertensione, del diabete, la caratteristica di patologia cronica che consente una vita quotidiana del tutto accettabile».

 

Nel corso dei lavori sono state presentate le ricerche delle sezioni LILT. In conclusione è stato presentato il progetto “Prevenzione Donna” di LILT Nazionale legato ai programmi di prevenzione del tumore endometriale per verificare se è possibile elaborare diagnosi precoci e difendersi da questo tipo di tumore. Nell’ultima parte è stato presentato l’ambizioso Progetto Nazionale di Prevenzione Terziaria LILT finalizzato a definire il modello di presa in carico degli ex pazienti oncologici (sourvivors) che sono usciti dal follow up attivo dei 5 anni e che vede coinvolti quali parti attrici l’AIOM (Associazione medici oncologi), la FING (medici di medicina generale) e 9 Sezioni Provinciali LILT equamente distribuite sul territorio nazionale.

 

E’ un progetto con forte, evidente, connotazione sperimentale di durata biennale che intende individuare e soddisfare le varie e pluridisciplinari esigenze socio-sanitarie degli individui che sono stati colpiti dal tumore in passato.

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