Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Sanità Taranto, Galante (M5S): “Liste d’attesa, una vera piaga sociale, ci rivolgeremo ai dg”

Marco Galante - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
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Marco Galante - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
Marco Galante – Consigliere Movimento 5 Stelle – Regione Puglia

Si esprime in merito alla piaga delle liste d’attesa nella sanità pugliese il consigliere regionale M5S Marco Galante, in seguito all’ennesima denuncia da parte di un cittadino tarantino il quale, ad una richiesta di effettuare con una certa urgenza un elettrocardiogramma da sforzo, si è sentito rispondere che la prima prestazione possibile potrà essere erogata nel marzo 2017.

“La problematica delle liste d’attesa nella sanità pugliese aumenta a dismisura col passare del tempo – commenta Galante – Sembra si tratti di un tunnel in cui non sia possibile vedere la luce se non sborsando cifre enormi rivolgendosi alla sanità privata.”

Un caso non isolato, come ricorda lo stesso consigliere pentastellato, citando il caso avvenuto qualche mese fa, di una donna al quinto mese di gravidanza che necessitava di un’ecografia morfologica (esame che si effettua al quinto mese di gestazione e che serve a capire se il nascituro sia affetto o meno da malformazioni) e alla quale, dall’ospedale di Castellaneta hanno risposto che l’esame in questione l’avrebbe potuto svolgere solo dopo quattro mesi, in pratica a parto già avvenuto, consigliandole di rivolgersi ad un privato per “accelerare i tempi”.

“E’ il paradosso in cui ormai la sanità pugliese sguazza da anni. – prosegue il consigliere ginosino – Nel mese di agosto abbiamo inviato una diffida a tutte le Asl pugliesi affinché si rispettasse la normativa in tema di trasparenza in merito alla pubblicazione delle liste d’attesa online. Finora è pervenuto solo il riscontro da parte della Asl di Brindisi.

E’ inutile negare che la lunghezza delle liste d’attesa è una delle piaghe più dolorose della nostra sanità, in quanto colpisce tutti gli utenti quotidianamente. Il rispetto non sempre unanime delle regole sulla trasparenza, associato all’uso talvolta spropositato di “mezzi alternativi” alle cure pubbliche, come ad esempio l’attività intramuraria, contribuiscono all’incremento di tale situazione.

Chiederemo al Direttore della ASL Taranto – conclude – se sia a conoscenza di queste paradossali circostanze e in che modo intenda intervenire a fronte, soprattutto, degli ormai palesi intenti da parte della Giunta Emiliano tesi al favoreggiamento della privatizzazione della sanità, anziché migliorare la qualità di quella pubblica”.

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