Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Sanità. Conca (M5S): “Inaccettabile un comportamento diverso tra le Regioni per i bambini che non hanno completato l’iter vaccinale”

Mario Conca - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
748

“Per quanto riguarda le vaccinazioni obbligatorie per i bambini dagli 0 ai 5 anni è inaccettabile che lo Stato abbia scaricato la responsabilità sulle Regioni. Un bambino che frequenta una scuola in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Toscana o Emilia Romagna e non ha completato l’iter vaccinale ha diritto a finire quest’anno scolastico per via della proroga dei termini, se risiede in Puglia, invece, viene allontanato da scuola a metà anno, a meno che non sia in possesso di un’esenzione e sempre che trovi un medico disposto a dichiararlo”. Così il consigliere del M5S Mario Conca, che sottolinea come il presidente Emiliano e il Direttore del Dipartimento Politiche della Sanità Ruscitti abbiano interpretato in modo difforme dalle altre regioni il Decreto Lorenzin “che tra le altre cose – aggiunge Conca – prevede una rivisitazione dell’obbligo in caso di raggiungimento della soglia del 95% che in Puglia  è stata raggiunta”.

 La Regioneincalza il consigliere pentastellatoha scaricato sui dirigenti scolastici ogni incombenza, compreso il regime sanzionatorio che dovrebbe essere invece in capo ai dipartimenti di prevenzione delle Asl. Tutto questo è paradossale perché in moltissime scuole le classi dell’infanzia e delle elementari sono contigue o addirittura allocate negli stessi corridoi. Al compimento del sesto anno di età, però, basta pagare una multa di 100 euro (che non si sa bene chi dovrà comminare e se mai sarà pagata) per scampare all’obbligo e “magicamente” non essere più contagiosi. I bambini non vaccinati che frequentano le classi elementari, paradossalmente, potranno continuare a non vaccinarsi senza perdere il diritto all’istruzione e a frequentare la scuola dell’obbligo, solo perché nati qualche anno prima.

Purtroppo – aggiunge –  l’immunodepresso sarà comunque a rischio di contrarre dei virus, ancor più se si considera che le maestre, gli applicati di segreteria, il personale ATA, gli autisti degli scuolabus, le assistenti, e tutte le persone con cui può venire a contatto non devono essere vaccinati a norma di legge. I bambini  immunodepressi, per essere al sicuro, non dovrebbero mangiare a mensa con gli altri bambini, socializzare durante la ricreazione, utilizzare lo stesso bagno e la medesima palestra, non dovrebbero andare al cinema, al supermercato e non dovrebbero ricoverarsi in ospedale dove il rischio di condividere la stanza con un bambino non vaccinato è concreto. Sicuramente troveranno medici, infermieri, Oss e ausiliari non vaccinati e dovranno anche fronteggiare le infezioni batteriche nosocomiali che ogni anno fanno più morti del morbillo. Tutto questo – conclude – è semplicemente assurdo”.

Comments are closed.