Regione Puglia, i lavori della III commissione

La III commissione consiliare, presieduta da Pino Romano, ha deciso di soprassedere momentaneamente dall’esame della proposta di legge a firma dello stesso Romano nonché di Michele Mazzarano, Ernesto Abaterusso, Marco Lacarra e Paolo Campo del PD, in merito alla “riorganizzazione delle strutture socio sanitarie pugliesi per l’assistenza residenziale alle persone anziane non autosufficienti. Istituzione di RSA ad alta, media e bassa intensità assistenziale”.

La decisione è stata presa in quanto l’assessore al Welfare Salvatore Negro ha fatto presente che è imminente l’adozione da parte della Giunta regionale di un ddl di riordino complessivo del settore, incluse le procedure di accreditamento. “Va approfondito lo storico – ha detto l’assessore -, l’esistente, il budget finanziario delle ASL e, soprattutto, la stima del fabbisogno del socio sanitario che fino ad ora è mancata”. Di qui la decisione della III commissione di accantonare momentaneamente l’esame della pdl.

L’assessore Negro, anche per rispondere informalmente alle numerose richieste ricevute in merito oltre che ad interrogazioni specifiche, ha informato i commissari riguardo agli esiti di una sentenza del Consiglio di Stato del maggio scorso che ha uniformato l’importo dell’assegno di cura previsto per sostenere economicamente i familiari nell’assistenza ai pazienti affetti da SLA (1100 euro) alle altre malattie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson, Slerosi Multipla, etc), il cui assegno di cura era stabilito in 600 euro. Questo comporta uno sbilancio di poco più di 38 milioni. “Si tratta di una debito fuori bilancio – ha affermato l’assessore – che sarà coperto con fondi regionali per tutto il 2015 e il 2016”.

In precedenza la III commissione ha audito l’associazione LAPO in merito alla pdl a firma di Paolo Pellegrino, Alfonsino Pisicchio, Giuseppe Turco della Puglia con Emiliano e Sergio Blasi (PD) sugli “Interventi assistiti con gli animali. Riabilitazione attraverso l’utilizzo del cavallo-terapia”.

L’associazione, dopo alcuni distinguo tra la pet therapy (che riguarda animali di piccolo taglio) e la ippoterapia, ha presentato alcune osservazioni, chiedendo, tra l’altro, la presenza di uno specialista del settore nella commissione regionale prevista nella pdl per gli Interventi assistiti con gli animali.