Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Puglia, Commissione sanità: le audizioni sull’obbligo dei vaccini per gli operatori sanitari

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La proposta di legge contenente le disposizioni per l’esecuzione degli obblighi di vaccinazione degli operatori sanitari è stata argomento di audizione nella Commissione sanità presieduta da Paolo Pellegrino. Secondo i proponenti del dispositivo legislativo, Marmo e Franzoso (FI), è necessario adottare una norma che intervenga adeguatamente in relazione all’immunizzazione del personale sanitario inteso come elemento fondamentale per la prevenzione ed il controllo delle infezioni. Pertanto, a tal riguardo, nel corso della seduta sono intervenuti la dirigente della Sezione promozione della salute e del benessere della Giunta regionale Francesca Zampano e il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Bari Filippo Anelli, che è intervenuto anche in rappresentanza di tutti gli altri Ordini dei medici provinciali della Puglia.

La dottoressa Zampano ha esposto i propositi del governo regionale in merito alle modalità organizzative da adottare in maniera più idonea, per poter giungere ad un orientamento inequivocabile, rilevando che è necessario agire con cautela considerato che si tratta di una materia le cui competenze spettano al legislatore nazionale. A tal proposito, la dottoressa Zampano ha precisato che la Regione Puglia ha già avviato la fase dell’interlocuzione con l’ASL di Bari, per cercare di inquadrare la strada più idonea da seguire al fine di giungere ad un provvedimento condiviso tenendo conto del rischio clinico e della sicurezza sul lavoro, che possa essere successivamente adottato sotto forma di determinazione dirigenziale dalla struttura competente, sulla scorta di quanto ha fatto la Regione Marche, a fine ottobre scorso, con l’adozione di un provvedimento dirigenziale che pone come fondamento il contenimento dei rischi connessi alla professione sanitaria.

Sulla scelta dell’obbligo delle vaccinazioni, il rappresentante dell’Ordine dei medici pugliesi ha ribadito che le competenze sono del legislatore nazionale e che non a caso è dovuto intervenire per imporre l’obbligo delle vaccinazioni per la fascia di età da 0 a 16 anni, una scelta ragionevole poiché è volta a tutelare la salute individuale e collettiva alla luce del contesto attuale caratterizzato da un progressivo calo delle coperture vaccinali. Per ciò che concerne invece l’obbligatorietà dei vaccini per gli operatori sanitari, il dott. Anelli ha rimarcato che può essere accettata solo nel caso in cui si dimostra che questo possa migliorare il livello della salute dei cittadini.

A margine delle audizioni sono intervenuti i consiglieri firmatari della proposta di legge, rilevando la necessità di normare per rendere obbligatorie le vaccinazioni per gli operatori sanitari a garanzia e tutela della salute pubblica e cogliere l’opportunità di essere la prima Regione d’Italia a legiferare in tale direzione, facendo da apripista.

 

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