Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Puglia, Commissione sanità: l’audizione dei radiologi sulle strutture ambulatoriali accreditate

Pino Romano - Presidente Commissione Sanità - Regione Puglia
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Le problematiche relative alle strutture radiologiche ambulatoriali accreditate con il Servizio Sanitario Regionale, è stato l’argomento su cui si è svolta l’audizione in Commissione sanità presieduta da Paolo Pellegrino. Ad illustrare le questioni inerenti la diagnostica dell’area radiologica è stato il presidente pro-tempore dell’associazione A.N.D.I.A.R. Puglia Rocco Lovero, in qualità di rappresentante di circa 1/3 delle strutture radiologiche accreditate presenti sul territorio pugliese.

In particolare, il dott. Lovero ha rilevato che è necessario che la Regione intervenga in modo che non ci sia disparità di trattamento nella distribuzione dei budget da destinare agli accreditamenti tra case di cura private e strutture ambulatoriali radiologiche accreditate presso il S.S.R. L’associazione ANDIAR Puglia ha evidenziato che ad oggi la normativa regionale accomuna i reparti di radiologia presenti all’interno delle case di cura private alle strutture radiologiche ambulatoriali, causando, nella formazione dei relativi budget, una palese disparità di trattamento a favore delle prime.

Il dott. Lovero ha sottoposto all’attenzione della Commissione, la problematica relativa alla liberalizzazione delle autorizzazioni regionali in merito all’installazione dei macchinari, denunciando che la libertà imprenditoriale non può essere limitata in alcun modo nell’attività privata e che, al contrario, deve essere incentivata.

Da parte dell’associazione dei radiologi è stata sollevata anche la problematica a riguardo degli effetti derivanti dall’eventuale applicazione da parte dell’amministrazione regionale della sentenza del Consiglio di Stato, di luglio scorso, sulle prestazioni attuabili con macchinari di risonanza magnetica aventi potenza uguale o inferiore a 0,5 tesla. Sul punto è stato chiesto che la Regione conceda ancora la possibilità alle strutture ambulatoriali di usare le macchine strumentali attualmente in uso.

Un’ulteriore disparità di trattamento denunciata da ANDIAR è stata riscontrata nella legge regionale n.9/2017, in cui all’art.12, comma 3 si permette “alle strutture private che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo e/o diurno per acuti” di nominare il proprio responsabile sanitario tra i soggetti “in possesso dei requisiti previsti per l’incarico di direttore medico di presidio ospedaliero di struttura pubblica, ancorché in quiescenza”. In merito a tale particolarità è stato chiesto di valutare una modifica tale da estendere questa possibilità anche ai centri ambulatoriali.

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