Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Laboratorio Governance. Presentazione del volume FIASO “Aziende e management per il futuro del SSN”

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L’evento, che si è svolto lo scorso 22 gennaio 2018 presso la Camera dei deputati, ha visto la partecipazione di rappresentanti di istituzioni e politica.

 

Collegialità, management di relazione, costruzione di una cultura della condivisione che sappia gestire il cambiamento del sistema sanitario. Il volume FIASO su “Aziende e management per il futuro del SSN”, presentato il 22 gennaio 2018 presso la Camera dei deputati, delinea responsabilità e funzioni dei nuovi manager, in una visione strategica che parte dall’analisi delle trasformazioni degli assetti istituzionali. Un cambiamento che è innanzitutto culturale, secondo il presidente FIASO Francesco Ripa di Meana, che ha introdotto e moderato il dibattito, lanciando la proposta dell’istituzione di un fondo per l’innovazione per la sanità. “Il Top management è interprete delle istanze che vengono dai professionisti” ha affermato Ripa di Meana, sottolineando come l’innovazione tecnologica vada di pari passo con quella organizzativa.

“Sono certa che l’esperienza che oggi FIASO mette a disposizione della collettività potrà essere un utile contributo, nonché un meritevole strumento di lavoro, per i policy makers della sanità di domani” ha scritto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in un messaggio inviato in occasione della presentazione del volume. “Viene proposto di ‘rifare il tagliando’ al nostro servizio sanitario a quasi 40 anni dalla sua legge costitutiva per rispondere alle mutate esigenze dei bisogni di collaborazione e partnership tra tutti gli attori del sistema” ha concluso il ministro, commentando la proposta FIASO di una nuova governance che investa nel middle management e selezioni i top manager in funzione della mission e della tipologia di azienda.

“Importante la proposta di un fondo speciale, fuori dal fondo sanitario, che sia dedicato all’innovazione, intesa come riqualificazione del personale, ricerche, monitoraggio, buone pratiche, anche non obsolescenza dei macchinari” ha affermato Mario Marazziti, presidente della Commissione Affari Sociali della Camera.

La proposta FIASO, presentata nell’introduzione del volume che raccoglie i risultati del terzo Laboratorio sulla governance, è una bozza di programma per la sanità del futuro, a firma, oltre che di Ripa di Meana, del direttore della Federazione, Nicola Pinelli. La prima parte del libro ospita le ricerche dei professori Mario Del Vecchio e Anna Romiti dell’Università di Firenze, mentre la seconda parte, a cura del Direttore generale della Asl Rm1, Angelo Tanese, ricostruisce una storia in tre atti degli ultimi 20 anni di SSN.

Nel corso della presentazione, Del Vecchio si è soffermato sull’analisi del fabbisogno di management delle aziende sanitarie in relazione alla trasformazione degli assetti istituzionali. “Bisogna pensare separatamente ai problemi manageriali e a quelli aziendali” ha sottolineato, riconoscendo ai manager sanitari la “capacità di dare gambe al cambiamento”. Un cambiamento di sistema, che presuppone la costruzione “di una cultura di gruppo”.

Qual è il ruolo del management? La risposta a questa domanda viene rintracciata da Tanese, in una ricostruzione storica della figura del direttore generale che parte dall’immagine dell’”uomo solo al comando” (protagonista della stagione riformistica 1995-2006), al manager aziendale delegittimato dall’assenza di risorse e di fiducia dell’ultimo decennio. “Oggi al management spetta il compito di gestire l’incertezza” ha dichiarato Tanese, che ha individuato le tre skill del direttore di domani: “la capacità di costruire una visione, la tensione al risultato e il dialogo con gli stakeholder”. “C’è bisogno di un management di relazione” ha concluso.

L’evento, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di istituzioni e politica, è stata un’occasione di confronto oltre i confini del mondo aziendale. Sono intervenuti nel dibattito i senatori Nerina Dirindin (LeU), Luigi Gaetti (Movimento Cinque Stelle), Donata Lenzi, (PD) e l’onorevole Giovanni Monchiero (Civici Innovatori).

“Buona parte del management ha contribuito alla tenuta del sistema, più dell’aziendalizzazione” ha commentato Dirindin, esortando i direttori sia a prendere le distanze dalla cattiva politica che a rifuggire da una concezione autoreferenziale del proprio ruolo.

Restano ancora molti punti critici nell’istituzione dell’albo dei direttori generali, secondo Gaetti, che ha sottolineato l’importanza di rivedere i criteri di selezione, in prospettiva meritocratica.

“Un manager non può essere individuato solo in base ai titoli” ha affermato Lenzi. La senatrice PD ha accolto e ampliato la proposta FIASO della creazione di un fondo nazionale proponendo di lavorare su una doppia pista: innovazione tecnologica e organizzativa.

L’intervento conclusivo di Giovanni Monchiero, past president FIASO, ha permesso di ricondurre le fila di una riflessione che ha accompagnato la Federazione negli ultimi anni e che ha visto la sua genesi proprio sotto la presidenza dell’onorevole. Monchiero ha ribadito il “primato della ragioneria”, ma ha lanciato la sfida per la nuova legislatura: attuare una riforma degli assetti istituzionali del Ssn. “Abbiamo smarrito il controllo del territorio” denuncia e lancia un appello: “Recuperiamo la funzione delle comunità locali”.

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