Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

IRCCS Oncologico, Zullo: “Più senso di responsabilità e meno proclami”

Ignazio Zullo - Capogruppo Oltre con Fitto - Regione Puglia
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Ignazio Zullo - Capogruppo Oltre con Fitto - Regione Puglia
Ignazio Zullo – Capogruppo Oltre con Fitto – Regione Puglia

“Pensare al potenziamento dell’IRCCS Oncologico di Bari è oltremodo indifferibile ma proclamare che tutto ciò possa avvenire con lo scopo di aumentare il fatturato e raggiungere il pareggio di bilancio senza impegnarsi per il miglioramento della qualità dell’assistenza non solo nell’oncologico ma in tutta la sanità pugliese é da irresponsabili.
Mi sembra di rivivere le scene di ostentazione delle proprie truppe di guerra che Mussolini spostava da una parte e dall’altra per accreditarsi l’alleanza di Hitler.

Qui non si tratta solo di spostare ma di riorganizzare funzioni assistenziali che richiedono competenze, esperienze, affiatamento in équipe, servizi di supporto che chi sa di programmazione e organizzazione dei servizi sanitari non scommetterebbe mai su tanta faciloneria che viene prospettata sui giornali.
E, ammesso (e non concesso) che spostando si migliora l’Oncologico come tutti desideriamo, al contempo non si deve penalizzare l’assistenza in quei presidi dai quali servizi, attrezzature e risorse umane vengono tolte.

In sintesi, la riorganizzazione complessiva non può essere un’iniziativa di un Direttore Generale che sa a priori che l’Oncologico per come è messo non potrà mai salvarsi dal piano di rientro per uno squilibrio grave tra fattori produttivi e ricavi da una parte e costi esorbitanti dall’altra derivanti non dagli stipendi degli operatori sanitari ma dagli stipendi di poltrone manageriali ipertrofiche per 80 posti letto. É bravo questo Direttore Generale a crearsi alibi; un giorno ci dirà: “ma io avevo suggerito le soluzioni”.

Responsabilità vuole che le soluzioni debbano essere di sistema altrimenti si rischia di inaugurare una stagione di frega-compagni tra direttori Generali. Io tolgo una cosa a te e sistemo i fatti miei, tu datti da fare con qualcun altro.
In tutto questo, si dà l’idea che ognuno pensa al proprio sedere da mantenere caldo sulla poltrona e non alla salute e alla vita del paziente che ha diritto ad una sanità di qualità tanto all’oncologico quanto al San Paolo o in altri presidi.

Prudenza nelle dichiarazioni, valutazioni approfondite nella programmazione, studio nei processi organizzativi, sinergie con OO.SS e operatori, gioco di squadra tra management aziendali e assessorato, rispetto, responsabilità ed eticità nei confronti di chi soffre e paga tasse e super ticket.
Nei proclami manca tutto questo ed abbonda tanta faciloneria”.

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