Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

IL SENATO HA ANCHE SBLOCCATO I DEBITI SANITARI DELLE REGIONI IN PIANO DI RIENTRO.

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MARIO MONTI – PRESIDENTE DEL CONSIGLIO  

 Spending review. Via libera del Senato. Limitati alla sanità i poteri di Bondi sulle Regioni in deficit
Il ddl per l’attuazione della Spending review passa l’esame del Senato e si prepara ad approdare alla Camera. Tra le modifiche apportate, la limitazione al solo capitolo sanità del potere autonomo del Commissario straordinario di rideterminare i livelli di spesa delle Regioni in rosso.
07 GIU – Con 236 voti favorevoli, 5 astenuti e 30 contrari, l’Assemblea di Palazzo Madama ha dato il via libera al ddl per la razionalizzazione della spesa pubblica. Il testo, che passa ora all’esame della Camera, ha subìto una serie di modifiche tra cui quella che limita solo al capitolo della spesa sanitaria il potere autonomo del Commissario straordinario, Enrico Bondi, di rideterminare i livelli di spesa nelle Regioni in deficit. Come previsto dall’emendamento approvato dall’Aula e presentato da Mariangela Bastico (Pd) e Paolo Tancredi (Pdl), che modifica il comma 2, dell’articolo 2 del ddl in materia di Razionalizzazione della spesa pubblica, stabilendo che dopo le parole: «indiretta e», sono inserite le seguenti parole: «, limitatamente alla spesa sanitaria,».
 
Grazie agli emendamenti dei due relatori in commissione Bilanci, il Senato ha anche sbloccato i debiti sanitari delle Regioni in Piano di rientro.

Ecco la ricostruzione dell’articolo 2 del ddl con le modifiche (in grassetto) apportate al Senato.

Articolo 2
Commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi

1. Nell’ambito della razionalizzazione della spesa pubblica ed ai fini di coordinamento della finanza pubblica, di perequazione delle risorse finanziarie e di riduzione della spesa corrente della pubblica amministrazione, garantendo altresì la tutela della concorrenza attraverso la trasparenza ed economicità delle relative procedure, il Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro per i rapporti con il Parlamento delegato per il programma di Governo, può nominare un Commissario straordinario, al quale spetta il compito di definire il livello di spesa per acquisti di beni e servizi, per voci di costo, delle amministrazioni pubbliche. Il Commissario svolge anche compiti di supervisione, monitoraggio e coordinamento dell’attività di approvvigionamento di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni, anche in considerazione dei processi di razionalizzazione in atto, nonché, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, attività di ottimizzazione, in collaborazione con l’Agenzia del demanio, dell’utilizzazione degli immobili di proprietà pubblica, anche al fine di ridurre i canoni e i costi di gestione delle amministrazioni pubbliche. Il Commissario collabora altresì con il Ministro delegato per il programma di governo per l’attività di revisione della spesa delle pubbliche amministrazioni.

2. Tra le amministrazioni pubbliche sono incluse tutte le amministrazioni, autorità, anche indipendenti, organismi, uffici, agenzie o soggetti pubblici comunque denominati e gli enti locali, nonché le società a totale partecipazione pubblica diretta e indiretta e, LIMITATAMENTE ALLA SPESA SANITARIA, le amministrazioni regionali commissariate per la redazione e l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario. Ciascuna amministrazione può individuare, tra il personale in servizio, un responsabile per l’attività di razionalizzazione della spesa pubblica di cui al presente decreto; l’incarico è svolto senza corresponsione di indennità o compensi aggiuntivi.

3. Per la definizione del livello di spesa di cui al comma 1, nelle regioni, salvo quanto previsto dal comma 2, il Commissario, nel rispetto del principio di sussidiarietà e di leale collaborazione, formula proposte al Presidente della regione interessata, comunicandole al Ministero dell’economia e delle finanze.

 

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