GIANNI GIORGI, LA POLITICA DEVE USCIRE FUORI DALLA GESTIONE DELLA SANITA’
23 GEN – “Non ho sbattuto la porta, ma semplicemente mi sono chiesto cosa avrei potuto fare per dare alla sanità del Lazio, e soprattutto ai cittadini, il migliore contributo possibile per migliorare la situazione. E la risposta è stata solo una: dire la verità”. Se si vuole, veramente, sostenere il Ssn e i relativi Servizi sanitari regionali, per Giorgi, ci sono dei passaggi che devono essere attuati. E senza tergiversare. Uno su tutti: la politica deve uscire fuori dalla gestione della sanità. Soprattutto, la gestione della sanità deve rispondere dei risultati. Così come serve un ammodernamento tecnologico e professionale dei servizi che può benissimo essere supportato da adeguati investimenti da finanziare con i risparmi ottenuti e/o ottenibili. Scenari che purtroppo nel Lazio non si sono realizzati. E che, come sottolinea Giorgi, neanche il “Tavolo Massicci”, nonostante i “grandi meriti” (ha agito con trasparenza, tamponato gli sprechi di denaro pubblico e riportato sotto controllo le realtà territoriali più critiche) è riuscito ad affrontare in maniera risolutiva. Come se non bastasse la Regione ha utilizzato circa 4,3 miliardi di fondi sanitari (spettanze regionali) per pagare debiti maturati in altri settori dell’amministrazione regionale; e sono ben 327 i giorni di ritardo del pagamento segnalati dai fornitori di elettromedicali.
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