Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Forte dinamismo e alto livello di innovazione per il settore dei dispositivi medici in Italia

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(Panoramasanità) – Presentati il Rapporto sulla spesa rilevata dalle strutture sanitarie pubbliche del Ssn per l’acquisto di dispositivi medici – Anno 2016 e il Rapporto sulla rilevazione delle apparecchiature sanitarie in Italia. Pressoché in tutte le regioni, la rilevazione dei dati di spesa è generalmente in crescita: si passa, infatti, da 3.638.898.426 di euro del 2014, su base nazionale, a 3.832.196.932 del 2015 (+5,3%) e quindi a 4.165.327.526 (+8,7%) nel 2016.

“Gli analisti stimano che il settore dei Dispositivi Medici, a livello mondiale, crescerà ad un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 5,1% tra il 2016 ed il 2022, raggiungendo nel 2022 un fatturato complessivo di circa 522 miliardi di dollari (EvaluateMedTech, 2017)”. È quanto si legge nel Rapporto sulla spesa rilevata dalle strutture sanitarie pubbliche del SSN per l’acquisto di dispositivi medici – Anno 2016 presentato insieme al Rapporto sulla rilevazione delle apparecchiature sanitarie in Italia 2017 nell’ambito della X Conferenza nazionale dei dispositivi medici in corso a Roma. “Gli Stati Uniti d’America” si legge evidenzia il Rapporto sulla spesa “sono leader mondiale nella produzione e nel consumo di dispositivi.

Nel 2013, il mercato statunitense era equivalente a più di 125 miliardi di dollari (Espicom, 2015), con previsioni di un tasso di crescita media annuale dal 2016 al 2021 del 5% arrivando ad un valore di 187,1 miliardi di dollari nel 2021 (BMI Research, 2017). Complessivamente il mercato americano rappresenta il 42% del mercato mondiale, seguito dall’Europa che detiene il 29%, dal Giappone con l’8%, dalla Cina (6%), da Canada e Brasile (2% ciascuno), Russia (1%) e dal resto del mondo con circa l’11% (MedTech Europe, 2016). In Europa, il mercato dei dispositivi medici genera un fatturato di circa 110 miliardi di euro l’anno e impiega oltre 650.000 persone (MedTech Europe, 2016).

Il 73% del fatturato totale in Europa è generato in Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Spagna. In Europa, l’industria dei dispositivi medici si compone di circa 26.000 imprese, il 95% delle quali sono piccole e medie imprese, e principalmente piccole e micro imprese. La stessa compagine è ravvisabile nel mercato statunitense, dove il 67% delle imprese ha meno di 20 dipendenti (Advamed, 2004). In Italia, il settore dei dispositivi medici è caratterizzato da un alto livello di innovazione e mostra, rispetto all’economia nel suo complesso, un forte dinamismo.

Nel 2012 il numero di società produttrici, distributrici o integrate verticalmente di dispositivi medici attive in Italia e presenti nella banca dati AIDA era pari a pari a 4.940, evidenziando un incremento del 200% rispetto al 1994 (Armeni et al., 2014). Complessivamente le imprese di dispositivi medici impiegavano 41.931 lavoratori, con un incremento medio annuo del 9,5% tra il 2004 ed il 2012.

Il settore ha fatturato complessivamente 13.535 milioni di euro con un tasso annuo di crescita del 4,7% negli anni 2004-2012”. La apparecchiature attive complessivamente rilevate dal Flusso apparecchiature sanitarie al 14 novembre 2017 sono 5.940, di cui 3.479 presso le strutture pubbliche e 2.461 presso le strutture private.

Si tratta di Acceleratori lineari, Gamma Camere Computerizzate, Sistemi TAC/Gamma Camera, Sistemi TAC/PET, Tomografi a risonanza magnetica, Sistemi robotizzati per chirurgia endoscopica, Tomografi assiali computerizzati, Angiografi, Mammografi. È quanto rileva il Rapporto rilevazione grandi apparecchiature 2017.

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