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Emiliano in settima commissione illustra ddl Partecipazione e Lobbyng

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Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha illustrato questa mattina in settima commissione consiliare i due disegni di legge relativi alla Partecipazione e alla disciplina dell’attività di Lobbyng presso i decisori pubblici.

“Il provvedimento sulla Partecipazione – ha detto Emiliano presentando il ddl ai consiglieri regionali – è il simbolo di questa legislatura. È un disegno di legge rivoluzionario sulla partecipazione dei cittadini, noi vogliamo cioè che sulle questioni più rilevanti e che hanno maggiore impatto, i pugliesi abbiano a disposizione strumenti di partecipazione alla decisione, previsti per legge. In tal modo i cittadini hanno la possibilità di organizzare l’istruttoria su una vicenda, e quindi di acquisire documenti e informazioni necessarie per poter suggerire ai loro decisori politici, in questo caso alla Regione Puglia, una soluzione alternativa diversa o le ragioni per le quali quell’opera è meglio non farla”.

“Io ricordo ancora come una emozione fortissima – ha continuato il Presidente – le modalità con le quali è stato scritto il nostro programma per la Puglia. Un programma scritto da 4mila persone che si sono confrontate in sei forum tematici e provinciali e poi condiviso, non solo dal sottoscritto, ma anche dall’intera coalizione di centrosinistra. E questo è un risultato straordinario. Sono convinto che il modello partecipativo dal basso possa consentire la realizzazione dei programmi di governo in modo più semplice ed efficace”.

Tra i punti importanti della legge sulla Partecipazione, l’obbligatorietà del dibattito pubblico, la redazione di un programma annuale sulla partecipazione che preveda procedure e decisioni con termini celeri, l’istituzione del Town meeting annuale e della sessione annuale del Consiglio regionale sulla Partecipazione. Entrambi strumenti di monitoraggio, valutazione e verifica.

“Il disegno di legge sulle lobby invece è particolarmente interessante – ha continuato Emiliano – perché regola l’attività di Lobbyng presso i decisori pubblici e tende ad evitare la partecipazione segreta di soggetti portatori di interessi che invece devono avere il diritto di assistere e di partecipare alle decisioni pubbliche, in modo però limpido, chiaro e trasparente.

Nessuno cioè deve più inserire il punto di vista dello stakeholders senza dichiarare a chi appartiene il punto di vista. I lobbisti sono interessatissimi a questa legge perchè finalmente il loro ruolo viene definito”.

“Il portatore di interesse – ha spiegato il Presidente – deve iscriversi ad un Registro e quando incontra il decisore politico, il suo appuntamento deve essere scritto in un’agenda consultabile dai cittadini. La procedura deve essere controllabile, mi sembra il minimo per garantire il principio di imparzialità previsto dall’art 97 della Costituzione”.

“Il Consiglio regionale – ha concluso Emiliano – attraverso l’approvazione di queste due norme, si rafforza moltissimo nella legittimazione politica e, soprattutto, in quella popolare. I consiglieri così sono sganciati dai singoli interessi”.

 

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