Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Borraccino: “Non ci uniamo al coro di chi si accontenta di rimandare le decisioni sulla Sanità”

Cosimo Borraccino - Consigliere - Noi a Sinistra - Regione Puglia
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Cosimo Borraccino - Consigliere - Noi a Sinistra - Regione Puglia
Cosimo Borraccino – Consigliere – Noi a Sinistra – Regione Puglia

 

Comunicato stampa del consigliere regionale Cosimo Borraccino, presidente della Commissione consiliare affari generali e personale.

“Non ci uniamo al coro di chi si accontenta di rimandare le decisioni sulla Sanità!
Restano tutte le perplessità sulla versione definitiva del Piano di riordino ospedaliero varato ieri dalla Giunta regionale pugliese su relazione dell’assessore/presidente Michele Emiliano.

In attesa di leggere la delibera, che ancora non è in rete, e dalle notizie apprese dalla stampa, permangono tutte le forti critiche rispetto al drastico ridimensionamento dell’offerta sanitaria in Puglia.

Il nostro giudizio negativo è simile a quello che interi segmenti della società pugliese in questi mesi continuano ad esprimere e non basterà certamente il rinvio di alcuni mesi o anni delle decisioni assunte nella delibera 1933 del 30/11/16 a far cambiare opinione ad una moltitudine di soggetti in fermento.

Permangono i dubbi sugli otto ospedali che si chiudono (anche se per qualcuno la decisione sarebbe differita nel tempo), come sulle dichiarazioni, ‘mai’ smentite del presidente Emiliano, di voler chiudere un’altra decina di ospedali tra qualche anno. Intanto proprio in queste ore stanno chiudendo in ospedale di base, quello di Ostuni, i reparti di Pediatria e Cardiologia!

Ci lascia attoniti inoltre la decisione di voler rinunciare a 1020 posti letto che potevano aggiungersi ai sensi del DM70.
Nessuna parola sulle 6mila unità da assumere.
Non una riflessione sul fenomeno della mobilità passiva extraregionale, parliamo di oltre 250 milioni di euro che ogni anno escono dalle casse della Regione Puglia.

La sanità privata che non viene toccata, lasciando invariata la torta da 850miloni di euro.
Ci sembra solamente un prendere tempo per rinviare decisioni chiaramente dolorose, non discusse con nessuno e che metteranno nelle condizioni, i nostri ospedali, di non poter offrire un’adeguata assistenza ospedaliera per acuti. Perché va bene la sanità territoriale, ma quando c’è l’emergenza o una fase acuta bisogna necessariamente passare dagli ospedali, proprio quelli che in questi mesi si stanno depotenziando in ogni provincia pugliese.

Triggiano perderà 80 posti letto per acuti e il Pronto Soccorso.
Grottaglie ha già perso Pronto Soccorso e Punto Nascita, che era un fiore all’occhiello.
Molfetta vedrà la chiusura di Pediatria, Cardiologia e di vari ambulatori.
Ostuni stanno chiudendo Pediatria e Cardiologia proprio mentre scriviamo.
Trani ha di fatto quasi chiuso i battenti.

Mesagne, San Pietro Vernotico e Mesagne stanno per essere trasformati in Presidi territoriali e quindi non avranno più posti letto per acuti.
Terlizzi e Canosa viaggiano a vele spiegate verso la riconversione in Centri per la riabilitazione.
Unica nota positiva, sempre stando alla lettura della rassegna stampa odierna è il salvataggio della Neurochirurgia pubblica dell’ospedale ‘Di Venere’ di Bari che nella delibera precedente invece cedeva i posti letto a tre strutture private.

Diciamo che si conferma il gioco di prestigio politico del presidente Emiliano, che vuole anestetizzare le sacrosante proteste di comitati, sindaci, ordini professionale e sindacati ma che di fatto lascia invariato il modello di pianificazione ospedaliera.
Sinistra Italiana non si fa abbagliare dalle luci sfavillanti degli annunci di queste ore, questo gioco non ci piace, non ci stiamo e continueremo ad opporci e a lottare a fianco dei movimenti di lotta contro scelte che riteniamo profondamente ingiuste e sbagliate, come stiamo facendo in tutta la Puglia, non facendo mancare il nostro sostegno fisico e morale anche sabato prossimo ad Ostuni, dove si sta preparando una grande mobilitazione popolare.

Ribellarsi civilmente e pacificamente è giusto!
Chi ne pagherà le conseguenze purtroppo sarà il popolo pugliese che si vedrà così ridotta l’offerta sanitaria negli ospedali pubblici.
Attendiamo sempre dal presidente Emiliano il famoso passaggio, da lui auspicato nel suo manifesto politico congressuale, “dall’io che decide tutto al noi che cambia…” Attendiamo…”/

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