Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Asl Le, una vita stroncata in tenerissima età e cinque vite donate a cinque bambini

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E’ questa la storia di un bimbo di 5 anni ricoverato presso il reparto di Rianimazione dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce dal 27 dicembre fino a ieri, quando ne è stata certificata la morte a seguito degli accertamenti previsti dalle normative vigenti.
C’è stata molta cautela a riguardo, anche nel dare la notizia, in quanto tutti quanti, sanitari e non, di fronte alla gravità del caso, avevano fino all’ultimo sperato in un miracolo e pregato per il piccolo ed hanno cercato di sostenere i suoi cari genitori. Sono proprio questi ultimi che dopo tanto attendere e sperare, pur prostrati dalla sofferenza, hanno avuto la forza di dichiarare la loro volontà di donare gli organi. Hanno avuto il coraggio di autorizzare il prelievo di organi e questo gesto di grande sensibilità ha donato la gioia di tornare a vivere ad altri cinque bambini.
Sono quattro le equipe operatorie che in queste ore si stanno alternando per consentire cinque trapianti di organi ad altrettanti bambini in tutta Italia: Milano per il prelievo di cuore, Bergamo per il prelievo di fegato, l’equipe del Fazzi per i prelievi di reni che vanno a Milano ed Roma.
Tutta la macchina organizzativa è stata nuovamente coinvolta, a distanza di neanche una settimana dall’altro prelievo avvenuto a Casarano, ed è a lavoro da più 24 ore ininterrottamente. Tutto il personale in servizio, dalla direzione medica del Fazzi agli autisti, infermieri, medici, operatori socio sanitari si sono adoperati per il corretto svolgimento delle procedure, sia di accertamento di morte ieri, sia di prelievo di organi oggi.
Il percorso donazione-trapianto di organi rappresenta, per l’elevata multidisciplinarietà, una eccellenza del servizio sanitario.
“Siamo vicini con tutto l’affetto di genitori – dichiara il commissario straordinario Silvana Melli- a questa mamma ed a questo papà che hanno saputo riaccendere la speranza di tante altre vite in un momento per loro di straziante dolore. Profondo cordoglio per la morte del loro figliolo. I sanitari del Vito Fazzi hanno profuso tutto l’impegno e le cure possibili, ma non è stato possibile strapparlo alla morte, data l’aggressività del germe patogeno, in un organismo indebolito da una precedente forma virale, altrettanto importante.

 

Un plauso a tutti i colleghi, agli infermieri ed al personale che hanno assistito il piccolo con tanto coinvolgimento professionale ed umano ed a coloro che oggi, con la loro preziosa collaborazione ed altrettanta professionalità, stanno consentendo il corretto svolgimento delle procedure. E’ la seconda donazione di organi dall’inizio dell’anno. Ci auguriamo -conclude Melli – sia di esempio e buon auspicio per promuovere sul nostro territorio la cultura della donazione, sperando nel contempo di non rivivere tragedie di tale portata per il prosieguo del 2016”.

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