Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Asl Ba, sospette procedure di nomina dei dirigenti socio sanitari, Conca scrive al direttore generale

Mario Conca - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
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Mario Conca - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
Mario Conca – Consigliere Movimento 5 Stelle – Regione Puglia

Il consigliere regionale del M5S Mario Conca ha scritto al direttore generale della ASL/BA Vito Montanaro per avere chiarimenti in merito alle nomine, tutt’altro che trasparenti, dei direttori dei Distretti Socio Sanitari nominati con delibera Asl/Ba n. 1679 del 30.9.2016.

Il consigliere pentastellato, componente della Commissione Sanità, denuncia come la ASL/BA abbia indetto un avviso interno riservato ai soli direttori di Distretto Socio Sanitario già decaduti prevedendo, come se non bastasse, la rotazione degli incarichi agli stessi Dirigenti.

“Ho scritto al direttore generale della Asl/Ba – dichiara Conca – per avere chiarimenti circa le nomine dei direttori dei Distretti Socio Sanitari della Asl di Bari. Solo la fantascienza può trovare giustificazione e spiegazione alle evidenti ‘forzature’ amministrative che si sono consumate e si stanno consumando anche per altri incarichi di strutture complesse nella Asl di Bari. Trattasi, infatti, di incarichi di Struttura Complessa, che la legge vieta di affidare con selezione interna, ma prevede l’espletamento di una procedura concorsuale aperta anche ai Dirigenti aventi diritto. Qualsiasi incarico deve necessariamente essere il frutto di procedure quantomeno comparative, sicché, non è certamente ammissibile precostituire requisiti di accesso tagliati su misura ai soli Dirigenti con incarichi quinquennali già scaduti, né è possibile attribuire gli incarichi in assenza di una motivazione profonda e chiara, che, per la verità, può risultare davvero completa ed efficace solo in funzione della sussistenza di criteri oggettivi di confronto selettivo.

Il consigliere cinquestelle evidenzia come il piano Nazionale Anticorruzione abbia segnalato due ipotesi di esposizione alla corruzione perfettamente pertinenti al caso: in primo luogo previsioni di requisiti di accesso ‘personalizzati’ ed insufficienza di meccanismi oggettivi e trasparenti idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti. In secondo luogo motivazioni generiche e tautologiche circa la sussistenza dei presupposti di legge per il conferimento di incarichi professionali allo scopo di agevolare soggetti particolari.

“Le dirigenze Asl – incalza il consigliere pentastellato – hanno messo in campo contemporaneamente tutta la capacità di prevaricazione, il non rispetto di norme e regole, l’incoscienza delle conseguenze legali, per confezionare una siffatta ‘nomina sartoriale’, indicendo un Avviso interno riservato ai soli direttori di Distretto Socio Sanitario. Si deve tenere presente che una carenza nella capacità di selezionare i soggetti meglio capaci di gestire le risorse pubbliche e di perseguire le finalità dell’amministrazione, non solo crea presupposti per azioni ‘interne’ viziate da corruzione amministrativa (quando non anche penale); ma, soprattutto – conclude – incide negativamente su tutta la comunità amministrata, che subisce le conseguenze di un’amministrazione disattenta ai bisogni generali”./

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