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Appalti: primo «sì» al partenariato pubblico-privato. Via libera alle linee guida sui criteri di aggiudicazione

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aforp tris 29.04.2016

Ok definitivo alle linee guida sui criteri di aggiudicazione delle gare, primo via libera agli indirizzi per il trasferimento del rischio operativo ai privati nel partenariato pubblico-privato (Ppp). L’Autorità Anticorruzione continua il lavoro di attuazione del codice degli appalti (Dlgs 50/2016) mettendo a punto i documenti destinati a fare da bussola per imprese e stazioni appaltanti.

Il rating di impresa
Ma la vera novità è l’annuncio del passo indietro sul rating di impresa, chiamato a valutare la reputazione dei costruttori interessati al mercato delle opere pubbliche. La prima fase di consultazione sulle linee guida varate a fine giugno ha convinto i vertici dell’Anac che l’impianto raggiunto non coglie nel segno e anzi rischia di creare problemi al mercato.

La decisione, condivisa da Raffaele Cantone, è di ripartire da zero. Con una formula inedita per un’Autorità, la scelta è quella di ridare voce agli operatori, con una sorta di maxi-audizione il prossimo 30 settembre a Roma.

Un incontro ospitato nella sede della Banca d’Italia con tutti i rappresentanti del mondo delle imprese, dei professionisti e anche altre Autorità come l’Antitrust.

«Vogliamo capire anche dalla voce degli operatori come possono essere scritte queste linee guida – dice il consigliere Anac Michele Corradino -, se effettivamente possono essere scritte».

La criticità maggiori riguardano il rischio di creare un’ulteriore barriera di accesso alle gare, senza contare le sovrapposizioni con il rating di legalità e con i requisiti di partecipazione alle gare. «Difficile – continua Corradino – anche premiare, come sarebbe giusto, la “storicità” delle imprese presenti sul mercato da anni, senza andare a scapito di start up e società straniere».

 
I criteri di aggiudicazione
Dopo aver incassato i pareri del parlamento e del Consiglio di Stato sono invece arrivate al traguardo finale le linee guida sui criteri di aggiudicazione.

È il secondo provvedimento di attuazione del codice varato dall’Autorithy dopo le linee guida sui servizi di ingegneria e architettura licenziati la settimana scorsa. Il provvedimento conferma l’impianto del testo approvato in prima battuta prima dell’estate.

Con alcune novità. In particolare si chiarisce meglio che le stazioni appaltanti devono motivare con rigore la scelta di assegnare gli appalti al prezzo più basso, derogando dalla regola generale che indica come metodo preferito l’offerta più vantaggiosa (prezzo/qualità), dimostrando che in questo modo non si avvantaggia un particolare fornitore.

Indicazioni più precise vengono poi fornite sulla scelta dei criteri di valutazione delle offerte diversi dal prezzo e sul peso da attribuire a ciascuna variabile.

 
Le linee guida sul monitoraggio del Ppp
Primo sì dell’Anac, dopo la consultazione degli operatori, alle linee guida sul monitoraggio del Ppp, che ora andranno al parere del Consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari. I contenuti vanno oltre quanto previsto dall’articolo 181 c. 4 del Codice, con l’obiettivo di dare più chiarezza all’analisi costi-benefici circa l’utilizzo del Ppp per una certa opera, più potere contrattuale alla Pa nei confronti dei privati, più chiarezza nei contratti, più strumenti per il controllo in fase attuativa. Tutto questo con una dettagliata definizione dei vari tipi di rischi e con l’introduzione della “matrice dei rischi”, già nota e utilizzata nel Ppp a livello internazionale, che l’Anac impone come obbligatoria nei contratti e «suggerita» nell’analisi «a monte» e nel monitoraggio «a valle».

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