Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Commissione sanità: la discussione generale sulla situazione dell’IRCCS “Giovanni Paolo II”

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“La Regione non ha potere ispettivo, non è una Commissione di inchiesta, ma svolge funzioni programmatorie e quindi non è nelle sue opzioni quella di azzerare il management dell’IRCSS Giovanni Paolo II (Istituto oncologico)”. È questo quello che è emerso da dibattito che si è tenuto in III Commissione a conclusione del percorso di audizioni di tutti gli organismi dell’oncologico di Bari.
Tutto parte, lo ricordiamo, da una mozione presentata in Aula consiliare dai consiglieri del Movimento 5Stelle che il Consiglio ha trasformato in un invito ai componenti del Comitato di indirizzo e verifica (CIV) dell’IRCCS “Giovanni Paolo II” di Bari a “rassegnare le dimissioni attesa la situazione di paralisi in cui versa l’organo, con l’impegno di approfondire la problematica della struttura nella III commissione consiliare con la presenza in contradditorio degli interessati, oltre che del management dello stesso istituto”.
La Commissione ha ascoltato, come è noto, il Direttore generale dell’oncologico, quello scientifico, i componenti del Civ ed i sindacati, con l’intento di avere più chiaro il quadro di riferimento sulle condizioni generali dell’Istituto oncologico.
Da quanto emerso nel corso della discussione generale in Commissione, il vicepresidente Paolo Pellegrino predisporrà una relazione di sintesi scritta che presenterà nella seduta di mercoledì prossimo, resoconto che verrà poi trasmesso alla Giunta regionale.
L’intento è quello di porre la questione nel “giusto binario”, quello cioè di immaginare una più attenta e accurata programmazione perché il sistema dell’oncologia funzioni nella nostra Regione come “rete oncologica”.
Di fatto la Commissione non condivide nel metodo la richiesta di dimissioni del Civ e del direttore generale, ribadita dal Movimento 5 stelle nel corso della seduta. Mario Conca e Marco Galante hanno parlato ancora una volta “di gestione poco trasparente e di mancato controllo del Civ”.
Il dibattito:
Ignazio Zullo (Oltre con Fitto): E’ necessaria una riprogrammazione di tutto il sistema perché non sono comprensibili 50 milioni di euro per gli 80 posti letto dell’oncologico a fronte, per esempio, dei 150 milioni per i 670 posti letti del Miulli. Detto questo l’azzeramento degli incarichi non è competenza del Consiglio regionale e non sarebbe nemmeno risolutiva una decisione in questo senso.
Marco Lacarra (PD): Le dimissioni non sono competenza del Consiglio regionale. La Regione ha poteri di programmazione e non di controllo e non si può dire che il Civ non abbia sollevato qualche perplessità. Il nostro compito è fare in modo che si crei una rete oncologica efficiente così come esiste in Toscana per esempio. Smantellando il Civ, non risolviamo i problemi del malato oncologico.
Marco Conca (M5S): Auspico che la Commissione chieda le dimissioni del Civ e del direttore generale perché dalla relazione del direttore scientifico emerge il volto di una gestione poco trasparente.
Nino Marmo (FI): Dalle audizioni è emersa una situazione di grande conflittualità all’interno dell’Istituto oncologico. Noi non abbiamo funzioni ispettive, abbiamo invece il compito di occuparci di una seria ed efficace programmazione del settore sanità. La riorganizzazione del management non è il tema principale.
Marco Galante (M5S): Mi fido di quello che ha sottolineato il direttore scientifico e quindi sono convinto che bisognerebbe azzerare le cariche di responsabilità.
Pino Lonigro (Noi a sinistra): Non siamo una Commissione di inchiesta con poteri giudiziari. Piuttosto occorre puntare alla programmazione sanitaria, che metta al centro il malato con le sue esigenze. Azzerare le cariche potrebbe comportare, fra l’altro, come è già avvenuto in passato, un contenzioso pericoloso per le casse della Regione.
Mario Pendinelli (Emiliano sindaco di Puglia): Importante aver acceso un faro su questa vicenda che ci ha consentito e ci consentirà di operare al meglio nell’interesse del malato e per una programmazione più efficace. Nel corso delle audizioni sono state fatte dichiarazioni pesanti, noi ne prendiamo atto pur non essendo l’organismo preposto a questo genere di attività ispettiva.
Luigi Manca (Movimento Schittulli area popolare): Non è nostra competenza l’azzeramento delle posizioni di management ma abbiamo il dovere di pensare al malato, alle sue esigenze per evitare che, per esempio, 5000 persone si spostino per essere curati fuori dalla nostra Regione.
Andrea Caroppo (FI): Il presidente Emiliano nel corso della seduta del Consiglio regionale ha lanciato un masso pesantissimo nello stagno. Non ho ben capito se fosse a conoscenza della circostanza che le dimissioni del Civ siano direttamente collegate a quelle del direttore generale, in ogni caso chiederei una maggiore cautela politica al presidente della Regione su una materia così delicata.

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