Puglia,Borraccino: “Presentata interrogazione su spesa farmaceutica”

Nota del consigliere regionale di Sinistra Italiana/Liberi E Uguali, Mino Borraccino.

“Da troppo tempo la Puglia è una delle regioni italiane in cui si spendono più soldi per l’acquisto di farmaci, tanto che nel 2016, secondo il rapporto dell’Osmed, (l’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali) risulta essere la seconda regione d’Italia con la spesa farmaceutica più alta, e nell’ambito dei farmaci mutuabili la nostra regione ha fatto registrare una spesa pro capite di 213,1 euro, a fronte di una media nazionale di 174,4 euro, praticamente oltre il 22% in più.

Dall’inizio del 2017 la Regione Puglia ha emanato una serie di delibere per indirizzare i medici al rispetto delle raccomandazioni Aifa (Agenzia Italiana del farmaco) e all’utilizzo dei generici e dei biosimilari; in particolare, risulta un utilizzo fuori misura a livello regionale dei farmaci riferibili a tutta la categoria dei FANS (antinfiammatori non steroidei), con uno scostamento elevatissimo rispetto alla media nazionale sia dei dati di spesa (+ 72,68 %) che di consumo (+ 78,12 %), la qual cosa comporta tra l’altro un elevato rischio di tossicità.

Sinistra Italiana/Liberi e Uguali ritiene di fondamentale importanza ridurre per quanto possibile gli usi inappropriati di questi farmaci, razionalizzandone la prescrizione per non esporre i pazienti ad inutili rischi e per ridurre la relativa spesa farmaceutica regionale, riconducendola a valori medi nazionali.

Contestualmente occorre organizzare una capillare formazione mirata e finalizzata all’uso appropriato dei farmaci. Ma per fare ciò occorre favorire il carattere interdisciplinare del settore sanitario coinvolgendo sia i medici che i farmacisti, a cominciare anche dal periodo della frequenza dei rispettivi corsi di specializzazione.

Serve uscire dall’ambito strettamente medico e farmaceutico, per coinvolgere quanto più possibile le popolazioni. Per tale motivo ho presentato un’interrogazione urgente al Presidente Emiliano, affinché la Puglia, analogamente a quanto avviene già in altre regioni italiane, intervenga con un piano di formazione complessivo e multidisciplinare mirato a introdurre una corretta cultura dell’uso dei medicinali.

Occorre intraprendere delle iniziative che partendo dal coinvolgimento paritario dei medici e dei farmacisti penetri gradualmente nella coscienza del cittadino/ paziente, per disciplinare l’uso dei farmaci, eventualmente attivando anche le Istituzioni Scolastiche.

Pensiamo sia opportuno iniziare tale formazione congiunta fin dal periodo della specializzazione, incentivando quella dei farmacisti con adeguate borse di studio, analogamente a quanto già avviene per gli specializzandi medici, poichè occorre, in definitiva, superare la dicotomia oggi presente fra due professionalità, quella del medico e quella del farmacista, che invece sono chiamate a lavorare insieme, per un approccio integrato alle patologie e alla cura del paziente”.

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